Eh no, la Siria non è un paese sicuro. Forse ora l'hanno capito anche Meloni e von der Leyen (di C. Renda)
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Iscriviti alla newsletter settimanale "Cose dell'altro mondo" Risulta facile dire oggi che la Siria non è un paese sicuro. Sono le ore in cui decine di migliaia di civili fuggono da Aleppo verso sud-ovest, lungo le direttrici che portano a Salamiya e a Latakia. I ribelli jihadisti sunniti filo-turchi di Hayat Tahrir al-Sham ("Organizzazione per la liberazione del Levant… (L'HuffPost)
Ne parlano anche altri media
Di Enrico Oliari e Giuseppe Gagliano – (Notizie Geopolitiche)
Mentre le armi sono state temporaneamente deposte nel sud del Libano, le forze del Governo di salvezza siriano, sostenute dalla Turchia, hanno attaccato la storica città controllata dall'esercito regolare di al-Assad, risvegliando la guerra nel Paese mediorientale PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)
Gli insorti siriani sono entrati ad Aleppo, la seconda città più grande del Paese mediorientale, e si sono scontrati con le forze governative. L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha dichiarato che i ribelli hanno fatto esplodere due autobombe alla periferia occidentale della città. (LAPRESSE)
Soprattutto, dopo il 7 o… «Mentre l’Occidente si dimenticava della Siria, la situazione di quella parte di mondo ha continuato ad evolversi. (la Repubblica)
Suor Arcangela, italiana, è da decenni missionaria in un ospedale di Aleppo: «Adesso che la città è presa, mi chiedo cosa ci riserva il futuro. (il manifesto)
Aleppo è ormai fuori dal controllo delle forze armate siriane: con “il ritiro temporaneo delle truppe” la … “Prometto che sconfiggeremo i terroristi, indipendentemente dalla grandezza dei loro attacchi”, in tarda serata si torna a sentire la voce di Bashar al Assad. (Il Fatto Quotidiano)