Arresto di Netanyahu, Meloni può mediare

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La Stampa INTERNO

La Corte penale internazionale, nonostante le enormi ingerenze subite dal procuratore capo Karim Khan da parte di Stati Uniti e Israele, ha emesso mandati di arresto per crimini di guerra contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, l’ex ministro della difesa Yoav Gallant, nonché il leader militare di Hamas nella Striscia di Gaza Mohammed Deif. La decisione della Corte ha suscitato att… (La Stampa)

La notizia riportata su altre testate

La posizione dell'Italia e del governo è la posizione del presidente del Consiglio, che il ministro degli Esteri ha il dovere di attuare anche perché poi il ministro degli Esteri condivide la posizione del presidente del Consiglio". (Adnkronos)

Così come del tutto prevedibili le reazioni indignate da parte di Tel Aviv e degli Stati Uniti ai mandati di arresto contro il primo ministro Bibi Netanyahu e l’ex ministro della difesa Yoav Gallant, con la solita accusa alla Corte di essere “antisemita”. (Avvenire)

La decisione costituisce un sostegno fondamentale alla causa del Sudafrica e di diversi paesi partner davanti alla Corte internazionale di giustizia, che sta invece indagando sugli atti di genocidio commessi da Israele (Contropiano)

La condanna internazionale è lo scudo migliore in patria per Netanyahu (di J. Cingoli)

«Non entro nel merito - ha spiegato Salvini - delle dinamiche internazionali. «Conto di incontrare presto esponenti del governo israeliano e se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto. (Corriere della Sera)

«Tutti gli Stati che hanno ratificato lo Statuto di Roma (che istituisce la Corte penale internazionale, ndr), inclusi tutti gli Stati membri dell’Unione europea, hanno l’obbligo di eseguire i mandati di arresto emessi dalla Corte», dice un portavoce della Commissione europea, ribadendo la posizione espressa a caldo dall’alto rappresentante per gli Affari esteri Josep Borrell. (Corriere della Sera)

I mandati d’arresto emessi dalla Corte penale Internazionale dell’Aia per “crimini contro l’umanità”, emessi nei confronti di Benjamin Netanyahu e l’ex-ministro della Difesa Yoav Gallant, insieme al leader di Hamas Mohammed Deif, probabilmente ucciso in un bombardamento israeliano lo scorso luglio, segnano una scelta di campo della Corte nella guerra in … (L'HuffPost)