Autonomia differenziata, Consulta a gamba tesa: "Illegittime alcune disposizioni"

Autonomia differenziata, Consulta a gamba tesa: Illegittime alcune disposizioni
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
il Giornale INTERNO

La Corte Costituzionale si è espressa sul ricorso presentato contro l'Autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario. E l'esito è stato un parziale solo accoglimento delle istanze sollevate. La Consulta ha infatti ritenuto "non fondata" la questione di costituzionalità dell'intera legge (spegnendo così certe pretestuose polemiche sul punto) ma ha considerando invece "illegittime specifiche disposizioni dello stesso testo legislativo". (il Giornale)

Ne parlano anche altre testate

Sassari La Corte costituzionale ha ritenuto «non fondata» la questione di costituzionalità dell'intera legge sull'autonomia differenziata delle regioni ordinarie, considerando invece «illegittime» alcune disposizioni dello stesso testo legislativo. (La Nuova Sardegna)

La Corte Costituzionale ha accolto in gran parte e in tutto il suo nucleo essenziale, le censure mosse nel ricorso promosso dalla Regione Campania e dalle altre Regioni ricorrenti, e sostanzialmente 'riscrive' la legge nei termini che la stessa Regione Campania ha proposto con un disegno di legge emendati… (La Repubblica)

I giudici hanno ritenuto "non fondata" la questione di costituzionalità presentata da alcune Regioni, considerando invece "illegittime" alcune disposizioni dello stesso testo legislativo. (Today.it)

Autonomia, De Luca: “La Consulta smantella l’impianto della legge Calderoli, difesa unità del Paese”

La Corte costituzionale “ha ravvisato l’incostituzionalità” di alcune previsioni contenute nella riforma sull’autonomia differenziata, la legge firmata dal ministro degli Affari regionali, il leghista Roberto Calderoli, approvata in via definitiva dal Parlamento lo scorso giugno. (Il Fatto Quotidiano)

Infatti, "tutte le disposizioni dichiarate incostituzionali figurano tra quelle impugnate dalla Regione Sardegna, la quale colleziona tra le regioni ricorrenti il più alto numero di motivi di impugnazione accolti - osserva - A riprova del fatto che l'iniziativa sarda non aveva carattere pretestuoso, né era indotta da motivazioni propagandistiche ma era sinceramente animata dal proposito di contribuire al ripristino della legalità costituzionale violata". (Tiscali Notizie)

Limiti anche alle definizione dei Lep, che non possono esser decisi dal governo, bensì dal Parlamento. Cosa hanno deciso i giudici della Consulta (Open)