Israele sta avendo la meglio

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Italia Oggi ESTERI

Non il destino o la casualità ma la perseveranza di Israele hanno portato all'eliminazione di Yahya Sinwar, il capo politico di Hamas. Scovato a Rafah, la roccaforte dei terroristi in cui si era rintanato circondandosi di ostaggi e da dove preparava un piano di fuga in Egitto, non sarebbe mai stato raggiunto senza l'espansione delle ostilità nell'intera Striscia di Gaza. La durezza dei vertici politici e militari di Gerusalemme mostrata sin dal 7 ottobre contro Hamas ha fatto parte di una più ampia strategia di contrapposizione verso l'asse del terrore guidato dall'Iran: si è scelto di usare lo strumento bellico per azzerare il potere dei suoi surrogati, al fine di poter scontrarvisi una volta isolato e privo di alleati ancora dotati di folte unità di combattenti e capacità strategiche. (Italia Oggi)

Su altre fonti

Le immagini risalgono alla tarda serata e alla notte tra il 6 e il 7 ottobre 2023, poche ore prima del devastante attacco a Israele, e mostrano il leader di Hamas Yahya Sinwar con moglie e due figli fare avanti e indietro dal cunicolo trasportando all'interno acqua, cibo, una televisione e altro. (la Repubblica)

Una ossessione che l’ha portato ad avviare un’offensiva distruttiva a Gaza che dopo 42mila morti non ancora vede la fine, si è allargata al Libano e ha come punto di arrivo l’Iran. Tutto ciò aggirando la possibilità di un cessate il fuoco a Gaza e della liberazione degli ostaggi sulla base di uno scambio di prigionieri. (il manifesto)

Questo è quello che dirò dopodomani alle autorità israeliane. Sono assolutamente convinto che questo sia un percorso da seguire e questa vicenda militare deve essere utilizzata positivamente per il cessate il fuoco”. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Perché Israele non si fermerà

Anche in Italia, soprattutto a sinistra, in particolare quella estrema, mentre la sinistra «istituzionale» e gli anti-Israele più chic preferiscono per ora tacere, imbarazzati per quella che si profila come una vittoria militare di Bibi Netanyahu. (il Giornale)

È stato formulato con parole differenti. Il concetto, però, è il medesimo. Uno dopo l’altro, lo hanno espresso i principali leader internazionali, l’esercito israeliano e il Forum che riunisce i familiari dei rapiti da Hamas (Avvenire)

Gli stessi sentimenti sono stati espressi per l'eliminazione del leader degli Hezbollah, Nasrallah. E ha spiegato l'ovvio: l'eliminazione di questo terrorista, che ha sterminato anche famiglie americane insieme a quelle israeliane il 7 di ottobre, è una fortuna per il mondo. (il Giornale)