Su Ventotene nessuno ve l’ha detta giusta: i veri lati oscuri non li ha citati neanche Meloni

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Radio Radio INTERNO

In questi giorni è tornato di moda parlare del Manifesto di Ventotene del 1941, firmato da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni. Giorgia Meloni, vestale del neoliberismo filobancario, l’ha attaccato e Roberto Benigni, aedo del pensiero unico liberal progressista, l’ha celebrato. Per parte nostra riteniamo che il Manifesto di Ventotene sia la base dell’antisovranismo di sinistra, coerente con il nuovo assetto liberal e spiccatamente anticomunista della New Left di completamento del rapporto di forza egemonico. (Radio Radio)

Ne parlano anche altri media

Il Movimento Federalista Europeo del Lazio, insieme al MFE Latina, promuove per mercoledì 26 marzo a Latina un’iniziativa pubblica di riflessione, lettura e mobilitazione per il rilancio del progetto politico del Manifesto di Ventotene, per un’Europa libera e unita, che mantiene ancora oggi la sua attualità. (articolo21)

Come se qualcuno glielo avesse strappato dalla mani. All'appello non manca nessuno. (Liberoquotidiano.it)

Quando nel 1941, dal confino fascista, Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi scrissero il Manifesto di Ventotene, avevano compreso una verità storica profonda: i nazionalismi generano disuguaglianze, conflitti e miseria. (Econopoly)

Oltre il mito di Ventotene c'è un'Europa confederale

Il Movimento Federalista Europeo – Centro Provinciale di Trapani prende posizione in merito alle recenti dichiarazioni della Presidente del Consiglio, On. Giorgia Meloni, riguardanti il Manifesto di Ventotene (Tp24)

E non poteva forse essere altrimenti, visto che la cooperazione è «fra i soci fondatori del movimento federalista europeo e la posizione di Legacoop, anche in termini identitari, è molto vicina al senso dell’Europa ideale pensata e disegnata da Spinelli nel Manifesto di Ventoten… (La Repubblica)

Con la politica perennemente prigioniera di un “passato che non passa”. Viceversa, le sollecitazioni del presidente Mattarella a dimostrarsi “statisti coraggiosi, capaci di decisioni veloci” dovrebbero obbligare tutti a cambiare i vecchi schemi mentali, per essere all’altezza degli sconvolgimenti che abbiamo di fronte. (ilmattino.it)