Dossieraggio, per la Procura di Perugia 'De Raho sapeva di Striano'. Patuanelli (M5s): 'Accuse infondate'
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Un’agenzia riferisce che la procura ha depositato un documento, attribuito a Giovanni Russo, che farebbe riferimento a condotte anomale del procuratore De Raho Federico Cafiero De Raho, esponente del Movimento 5 Stelle, sarebbe stato a conoscenza delle attività illecite degli “spioni” durante il suo mandato come capo dell’Antimafia. Questo dettaglio è emerso di recente grazie a un documento depositato dal procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, presso il tribunale del Riesame. (CityNow)
Se ne è parlato anche su altri giornali
"Non conosco le carte di cui sta parlando, ma conosco bene Federico Cafiero De Raho, che è stato un mastino dell'antimafia e ha dedicato la sua vita a questo. Se avesse avuto notizie di dossieraggi illegittimi e illeciti le avrebbe denunciate lui per primo, perché non avrebbe avuto nessun interesse a non farlo". (Il Sole 24 ORE)
I vertici della Procura nazionale antimafia sapevano di ‘anomalie’ nelle attività del finanziere Pasquale Striano già nel 2020 perché ne erano stati informati dall’allora procuratore aggiunto, Giovanni Russo, con una relazione in cui segnalava presunte interferenze del finanziere addetto al gruppo sos (segnalazioni operazioni sospette) sulle attività di altri gruppi di investigatori. (B-Lab Live!)
La novità che arriva da Perugia, dove ieri era in corso l’udienza del Riesame per decidere sui domiciliari a Striano e Antonio Laudati, è un verbale di sommarie informazioni rese agli inquirenti umbri dall’ex procuratore aggiunto della Dna, Giovanni Russo, attuale capo del Dap, più volte sentito nella commissione parlamentare Antimafia sul caso dossier. (Liberoquotidiano.it)
Scandalo dossieraggio, la decisione del Tribunale del Riesame di Perugia sulle eccezione sollevate dalle difese dell'ex sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia Antonio Laudati e del finanziere Pasquale Striano relative alla competenza territoriale è stata rinviata al prossimo 17 dicembre. (il Giornale)
Il documento è spuntato all’improvviso, tra quelli che la Direzione nazionale antimafia di Giovanni Melillo ha trovato nei cassetti dell’ufficio e ha inviato al procuratore di Perugia Raffaele Cantone che sta conducendo le indagini: una relazione di poche pagine, non firmata, e datata 2019, nella quale si lanciava un primo allarme su Pasquale Striano. (la Repubblica)
“Non conosco le carte di cui sta parlando, ma conosco bene Federico Cafiero De Raho, che è stato un mastino dell’antimafia e ha dedicato la sua vita a questo. Così a LaPresse il capogruppo in Senato del Movimento 5 Stelle, Stefano Patuanelli, commentando le ultime indiscrezioni in merito alla vicenda del cosiddetto ‘dossieraggio’ ai danni di politici e vip da parte del finanziere Pasquale Striano: secondo quanto apprende LaPresse, in un documento depositato dai pm di Perugia che stanno indagando sul caso emergerebbe che nel 2020 i vertici della Direzione Nazionale Antimafia (dove lavorava Striano) – compreso De Raho, procuratore nazionale antimafia all’epoca dei fatti – sarebbero stati messi al corrente di ‘anomalie’ nelle attività del militare. (LAPRESSE)