Tajani: “Hamas è un’organizzazione terroristica pericolosa ed è responsabile di ciò che accade in Medio Oriente”

Tajani: “Hamas è un’organizzazione terroristica pericolosa ed è responsabile di ciò che accade in Medio Oriente”
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Il Fatto Quotidiano ESTERI

“Della pericolosità di Hamas siamo tutti ben consci, quindi non va mai sottovalutato il pericolo di questa organizzazione terrorista che è la responsabile di tutto ciò che sta accadendo in Medio Oriente”: così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha commentato stamani a Perugia la notizia del Washington Post secondo cui Hamas avrebbe pianificato attacchi in stile 11 settembre in Israele. “Se non ci fosse stato il 7 ottobre forse avremmo una situazione sicuramente ben differente” ha aggiunto partecipando alla conferenza nazionale degli enti locali di Forza Italia. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

Ferito un altro casco blu: è il quinto da quando è iniziata l'incursione israliana in Libano. Austin a Gallant: "Usa profondamente preoccupati" (LAPRESSE)

Hamas ha rinviato di un anno l'attacco ad Israele, originariamente preparato per l'autunno del 2022, nel tentativo di convincere Iran e Hezbollah a partecipare. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Un attentato in stile 11 settembre 2001, quello che Hamas progettava di imbastire a Tel Aviv: lo rivela il Washington Post in esclusiva, a proposito di pagine e pagine di documenti del gruppo islamista ritrovate dalle truppe israeliane a Gaza. (il Giornale)

Il vuoto e le armi

Quello che è successo pochi giorni fa, con l’attacco alle nostre basi, non si era mai verificato prima». La blue line, almeno dal punto strategico, sembra ormai un ricordo. (Corriere Roma)

LONDRA – Per più di due anni prima del 7 ottobre 2023, Yahya Sinwar, l’allora capo dell’ala militare di Hamas, ha lavorato nell’ombra per coinvolgere direttamente Hezbollah e Iran nell’attacco a Israele, con l’obiettivo di infliggere allo Stato ebraico un colpo ancora più devastante di quanto è poi avvenuto. (la Repubblica)

In quest’anno in cui, dopo il massacro di cittadini israeliani perpetrato da Hamas, in Medio Oriente sono state attraversate diverse linee rosse fin qui considerate invalicabili, i colpi dei soldati israeliani contro postazioni dell’Unifil in Libano sono la testimonianza tangibile del disfacimento delle reti diplomatiche, peraltro da sempre sfilacciate, stese negli anni per cercare di contenere il conflitto israelo-palestinese. (Corriere della Sera)