Siria, inviato delle Nazioni Unite Pedersen incontra al-Jolani

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Il Sole 24 ORE ESTERI

Siria, inviato delle Nazioni Unite Pedersen incontra al-Jolani 16 dicembre 2024 L'inviato delle Nazioni Unite Geir Pedersen ha incontrato nelle scorse ore a Damasco il leader siriano Abu Muhammad al-Jolani. I due hanno discusso dei cambiamenti avvenuti sulla scena politica che rendono necessario aggiornare la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'ONU del 2015 che stabiliva una tabella di marcia per una soluzione politica in Siria. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre testate

L’inviato speciale delle Nazioni Unite Geir Pedersen ha chiesto «elezioni libere e giuste» e assistenza umanitaria per la Siria, esprimendo la speranza di una soluzione politica nel nord-est, dopo la cacciata di Bashar al-Assad questo mese. (Gazzetta del Sud)

Le sfide che ci attendono sono enormi. Lo ha detto Geir Pedersen, inviato speciale delle Nazioni Unite per la Siria. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Roberto Paglialonga – Città del Vaticano Mentre continuano a essere trovate tracce e testimonianze dei crimini commessi dalla precedente amministrazione in Siria — una fossa comune con almeno 100.000 corpi di persone uccise dal governo del deposto presidente, Bashar al-Assad, sarebbe stata trovata fuori Damasco, secondo una denuncia del capo dell’ong Syrian Emergency Task Force, Mouaz Moustafa, ripreso da Al Jazeera — le Nazioni Unite, con l’inviato speciale, Geir Pedersen, evidenziano che «la guerra purtroppo ancora non è finita», esprimendo preoccupazione per una possibile escalation militare, anche a causa dei tentativi di insediamento israeliano sul Golan. (Vatican News - Italiano)

La normalizzazione di Al Qaeda da parte dell’"Occidente collettivo"

Damasco, 18 dic. L'inviato speciale delle Nazioni Unite Geir Pedersen ha chiesto "elezioni libere e giuste" in Siria e ha sollecitato assistenza umanitaria al paese dilaniato dalla guerra dopo la cacciata di Bashar al-Assad questo mese. (Tiscali Notizie)

Mosca prosegue intanto il ritiro dal Paese mediorientale. Il nuovo governo della Siria dovrà prevedere nel suo programma lo svolgimento di elezioni, promette il leader jihadista Jolani. (la Repubblica)

Secondo quanto diffuso dal canale Telegram dell’ormai ex gruppo terroristico, nato da una costola di Al-Qaeda, al Jolani – all’anagrafe Ahmad al Sharaa – e il rappresentante Onu hanno discusso della risoluzione 2254 del Consiglio di sicurezza dell’Onu. (Contropiano)