Quanta ipocrisia nella polemica tra Stato e Regioni sulle liste d’attesa in sanità
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Quanta ipocrisia nella polemica tra Stato e Regioni sulle liste d’attesa in sanità! Nonostante il fondo sanitario non abbia mai avuto tanti soldi come ora, in termini assoluti e percentuali sulla popolazione, si chiedono ulteriori 5 miliardi per soddisfare bisogni che nel pozzo senza fondo dei modelli organizzativi inefficienti non basterebbero ancora. Dalla riforma del federalismo fiscale varata nel 2009 ma rimasta inattuata, sappiamo che ove più ove meno, a proposito dei macrolivelli di assistenza e dei loro costi standard, abbiamo diffusamente una forte dispersione della spesa ospedaliera e una insufficiente allocazione di risorse sui servizi territoriali e sulla prevenzione. (HuffPost Italia)
Ne parlano anche altri media
Sanita': Zaia, su liste attesa governo faccia passo indietro o andremo alla Consulta (Il Sole 24 ORE)
Singolare, assistere a un esecutivo che da un lato vuole realizzare l’autonomia differenziata e … Vista da fuori, la scena del governo che se la dà e se le promette con le Regioni gli fa un certo effetto. (Il Fatto Quotidiano)
L’assessore regionale Saltamartini sulle prestazione sanitarie erogate nelle Marche "Siamo perfettamente in linea con le richieste previste dallo Stato" “Il tema delle liste d’attesa riguarda il sistema sanitario nazionale da oltre 25 anni e il nostro Paese ha avviato il piano di recupero nazionale delle liste d’attesa da molti anni prevedendo misure specifiche. (Senigallia Notizie)

I contenuti politici della vicenda sono noti, così come si conoscono le posizioni molto nette delle Regioni, comprese quelle guidate da forze politiche appartenenti alla maggioranza governativa. (Il Sole 24 ORE)
"La sanità non è una questione di appartenenza politica. Continuo a credere che così arriveremo a una sintesi, perché l'obiettivo è comune: migliorare il servizio per i cittadini". (La Provincia di Cremona)
Il sistema delle Conferenze e la governabilità di Ettore Jorio (Quotidiano Sanità)