Pelicot, femministe contro le sentenze "clementi": Giustizia vergogna
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Pelicot, femministe contro le sentenze "clementi": Giustizia vergogna 20 dicembre 2024 Avignone, 20 dic. - "Vergogna alla giustizia": è il grido delle attiviste femministe che si sono radunate davanti al tribunale di Avignone per denunciare le sentenze che ritengono troppo clementi, pronunciate contro molti degli imputati nel processo degli stupri di Mazan. Christophe Bruschi, avvocato di uno degli imputati, ha replicato: "Il mio cliente è libero e vi ringrazia". (Il Sole 24 ORE)
La notizia riportata su altri giornali
Si attendono le sentenze per gli altri cinquanta imputati, accusati di aver violentato la donna su invito del marito. (IL GIORNO)
In precedenza Gisèle Pelicot era arrivata nell'aula scortata da agenti, tra la folla che l'applaudiva. Dominique Pelicot è statao dichiarato colpevole di «stupro aggravato» e condannato a vent'anni di reclusione, la pena massima chiesta dall'accusa. (la Repubblica)
La 72enne acclamata come un’eroina e un’icona femminista per il suo coraggio e la sua dignità nel processo che ha visto condannare il suo ex marito a 20 anni di carcere, oltre alle condanne per altri 51 imputati, non ha più paura ormai. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
L'ordinarietà delle violenze subite e di coloro che le violenze le hanno commesse e perpetrate. Una storia che non può non lasciare il segno in ognuno di noi per la sua crudezza. (DiLei)
Ma mentre lei ha dichiarato di aver «lottato» anche per le altre vittime di violenza sessuale «dimenticate», in tanti le hanno mandato messaggi ringraziandola per la tenacia. «Penso alle vittime di stupro non riconosciute, le cui storie restano spesso nell’ombra», ha detto Gisèle Pelicot dopo la sentenza che giovedì 19 dicembre ha condannato il marito Dominique alla pena massima di 20 anni per stupro aggravato e vari reati. (Corriere della Sera)
Non ha voluto cambiare nome Gisèle. «Ma è anche il nome dei miei nipoti, e io voglio che siano orgogliosi del loro nome, voglio rendere giustizia a questo nome, non lasciarlo nel fango di quello che ha fatto Dominique Pelicot, voglio che siano fieri di essere Pélicot, come Gisèle Pélicot. (ilmessaggero.it)