È morta a 102 anni la campionessa di sci Celina Seghi
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L'ultima medaglia, ancora ai campionati italiani, Celina Seghi la vinse nel 1954 nello slalom gigante.
Nella sua. lunga carriera aveva vinto 37 medaglie, tra cui quella di bronzo ai Mondiali di Aspen nel 1950 nello slalom speciale.
Morta nella notte a 102 anni la campionessa di sci Celina Seghi.
È morta questa notte all'età di 102 anni Celina Seghi, campionessa di sci attiva soprattutto negli anni Quaranta e Cinquanta del secolo scorso, quando in vent'anni di attività agonistica si aggiudicò ben venticinque titoli italiani. (Yahoo Notizie)
Se ne è parlato anche su altri giornali
“Sono molto rattristato per la morte di Celina Seghi - commenta il presidente della Regione Eugenio Giani - Una delle prime sciatrici alpine italiane, detentrice di un palmares straordinario”, come la ricorda un comunicato della Federazione Italiana Sport Invernali. (LA NAZIONE)
Celina aveva fatto dello sci la sua vita, una campionessa storica che ha ottenuti traguardi unici per una sciatrice negli anni della guerra e del dopoguerra. Addio a Celina Seghi, la regina dello sci italiano ci lascia a 102 anni. (Nanopress)
In quella circostanza vinse l’oro nello slalom speciale e l’argento nella combinata. Partecipò nel 1948 alle Olimpiadi Invernali di Sankt Moritz, dove giunse quarta nella discesa libera, 14a nello slalom speciale e 4a nella combinata. (Eurosport IT)
Il mondo dello sci piange Celina Seghi, leggenda di questo sport al pari del coetaneo e olimpionico Zeno Colò con cui condivideva le stesse origini nelle montagne pistoiesi formando la valanga azzurra dell'Abetone. (Alto Adige)
Chi era Celina Seghi. Celina Seghi fu un pioniere, una delle più grandi campionesse di sempre. Tra le sue vittorie in ambito nazionale 25 ori, sette argenti e cinque bronzi tra il 1936 e il 1954 nelle quattro diverse discipline di allora: slalom speciale, slalom gigante, discesa libera e combinata (Sportitalia.it)
“Scusate, sono un po’ sorda”: ma in verità Celina Seghi sente più che bene. Comunque ci vado sempre, anche senza sci (Avvenire)