Meloni, il no in Europa un vulnus politico
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Non capita infatti tutti i giorni che il partito di un presidente del Consiglio in carica di un Paese fondatore dell’Unione europea voti contro il vertice della Commissione. È uno strappo che solo in parte può essere ammorbidito con dichiarazioni di inalterati rapporti di amicizia. Resta un vulnus politico che è avvenuto per ragioni di politica interna e di politica estera. Il punto è che, una volta acquisiti i voti dei Verdi, Ursula si era messa al riparo dai franchi tiratori della destra del suo partito, il Ppe, contraria a confermare una politica di centrosinistra soprattutto sul tema green. (L'Eco di Bergamo)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Ursula divide gli italiani. Il nostro sondaggio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Anni, membro della CDU, il partito conservatore tedesco, e una delle donne più potenti del mondo: Ursula von der Leyen è stata appena rieletta alla guida della Commissione europea. A livello internazionale è conosciuta anche come “Signora Europa” o "Madame Europe". (Arte.tv)
Meloni chiede un chiarimento a Lega e Fi. E' sempre stato chiaro che ci sono posizioni diverse, partiamo da famiglie diverse, ma questo non ha alcuna ricaduta sull'attività di maggioranza e di governo». (ilmattino.it)
Ciò si evince dalla spiegazione che lei stessa ha fornito in un’intervista rilasciata ieri al Corriere della Sera. I punti che sollevano perplessità sono diversi. (La Stampa)
Il fronte si allarga, la tensione sale tra Lega e Forza Italia. (AlessioPorcu.it)
“Mi sono comportata come si dovrebbe comportare un leader europeo perché mi sono chiesta se la traiettoria fosse giusta”. (Il Fatto Quotidiano)