Si era spogliata per protesta contro l’hijab: la studentessa è libera, ma pazza
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E’ pazza, per questo si è ribellata. La follia utilizzata per etichettare una donna che rompe le regole, si ribella ad essa, si rifiuta ai ruoli sociali imposti, è un’abitudine vecchia quanto è vecchia l’umanità. La pazzia, l’isteria, sono sempre state appannaggio delle donne. In questo caso la diagnosi è toccata a Ahoo Daryaei, la studentessa iraniana che aveva protestato contro l'hijab obbligatorio spogliandosi nel giardino dell’università. (Luce)
Se ne è parlato anche su altre testate
Ahoo Daryaei, la studentessa iraniana diventata simbolo della protesta contro il codice di abbigliamento imposto alle donne nel Paese, ha fatto ritorno a casa dopo essere stata ricoverata dal 10 novembre in una struttura ospedaliera. (Lettera43)
Domani, mercoledì 20 novembre 2024, alle ore 16:00, presso l'Aula 2 di Palazzo De Simone in Piazza Arechi II, a Benevento, si terrà il seminario "Oltre il velo: la condizione giuridica della donna in Iran", un appuntamento organizzato dall'Università degli Studi del Sannio per approfondire le complesse dinamiche giuridiche, sociali e culturali che caratterizzano la vita delle donne iraniane. (Ottopagine)
Iran, rilasciata senza accuse la studentessa che si spogliò all’Università di Teheran La studentessa che all’inizio di novembre si era spogliata nel cortile dell’Università di Teheran è stata rilasciata senza accuse: era ricoverata in un ospedale psichiatrico. (Fanpage.it)
La magistratura della Repubblica islamica ha annunciato il suo rilascio dall'ospedale psichiatrico dopo che era stata ricoverata nella struttura sanitaria c… (L'HuffPost)
Gli strumenti giuridici internazionali e le carte dei diritti umani diventano strumenti al servizio dei potenti, senza offrire un reale supporto alle rivendicazioni delle vittime di abusi e alla tutela dei loro diritti negati. (il manifesto)
Ahoo Daryaei, la studentessa che si è spogliata per protestare contro il regime in Iran, è stata liberata. Era stata trattenuta in ospedale psichiatrico perché ritenuta “malata di mente”, pur di oscurare il suo gesto coraggiosissimo (greenMe.it)