Stellantis dopo Tavares. Ora cosa succede?

Stellantis dopo Tavares. Ora cosa succede?
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AlVolante INTERNO

Le dimissioni di Carlos Tavares dalla guida di Stellantis (qui la news) hanno provocato un terremoto ai vertici del gruppo e un crollo in borsa del titolo del gruppo automobilistico. Come annunciato immediatamente dopo l’addio del manager portoghese, a guidare temporaneamente l’azienda sarà il presidente John Elkann, che prenderà le decisioni finché non verrà trovato un nuovo ceo, entro la prima metà del 2025. (AlVolante)

Ne parlano anche altri giornali

È una possibilità, non ancora una certezza, ma già crea indignazione l’eventualità che la liquidazione di Carlos Tavares raggiunga una cifra stratosferica: 100 milioni di euro. Ma la voce – iniziata a circolare tra i sindacati francesi – sta già creando una sconquasso. (Il Fatto Quotidiano)

“Elkann deve venire in parlamento? Sarebbe dovuto già venire in Parlamento ma con un assegno che ricordi quanti miliardi di euro di denaro pubblico questa azienda ha incassato". Così il ministro dei Trasporti e segretario della Lega Matteo Salvini a margine dell’Assemblea generale di Alis all’Auditorium della Conciliazione di Roma. (Il Sole 24 ORE)

Alla prima intervista dopo le dimissioni dell’ormai ex amministratore delegato Carlos Tavares, la premier però proprio non ha potuto sottrarsi. Stavolta la premier si è trovata sia a rivendicare i risultati raggiunti dal governo sul Monte dei Paschi di Siena, sottolineando come sia stata «risanata» e «messa sul mercato» per parti, come frutto di politiche «fatte in maniera seria»; sia a spiegare le mosse del secondo gruppo bancario italiano che stanno coinvolgendo Bpm. (ilmessaggero.it)

Salvini sul caos in Stellantis: «È disgustoso, sono offeso dalla gestione Elkann»

Introduzione (Sky Tg24 )

Roma, 3 dic. – Sulla vicenda Stellantis “l’intero Governo ci sta lavorando e la nostra preoccupazione sono i lavoratori. (Agenzia askanews)

«È disgustoso, quello che sta accadendo è semplicemente disgustoso. Un tracollo economico, peraltro preannunciato grazie alle politiche demenziali pseudo green imposte da Bruxelles, con una persona che rischia di chiudere fabbriche e licenziare migliaia di dipendenti e va via con un bottino di decine di milioni di euro, con degli azionisti che non riesco a commentare. (Corriere TV)