Stellantis, Tajani: “Azienda ha dovere morale di investire in Italia”

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Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Stellantis, Tajani: “Azienda ha dovere morale di investire in Italia” 03 dicembre 2024 “Dobbiamo assolutamente fare in modo che Stellantis continui a investire in Italia. Credo che dopo tutto il sostegno che ha ricevuto dallo Stato questa azienda abbia il dovere morale di continuare a operare nel nostro Paese. Tenendo conto anche dei cambiamenti che ci sono ma anche l’Europa dovrà fare la sua parte” lo ha detto il ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia Antonio Tajani a margine dell’assemblea Generale di Alis all’Auditorium della Conciliazione di Roma (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altri giornali

Metriche chiave di Morningstar per Stellantis (Morningstar)

Edouard potrebbe essere il candidato ideale per prendere le redini della leadership, ma non è l'unico su cui si concentrano le voci. La scelta non sarà semplice, anche se la recente nomina di Edouard Peugeot, figlio di Robert Peugeot, attuale presidente di Peugeot Invest, ha alimentato le speculazioni su possibili cambiamenti interni al gruppo. (QuiFinanza)

Le carte sulla buonuscita dell’ex amministratore delegato di Stellantis verranno scoperte ad aprile, quando verrà presentato il bilancio del gruppo franco-italiano che raggruppa 14 marchi dell’auto. Ma la voce – iniziata a circolare tra i sindacati francesi – sta già creando una sconquasso. (Il Fatto Quotidiano)

L’economista: "Serve lavoro, non più sussidi"

Un tracollo economico, peraltro preannunciato grazie alle politiche demenziali pseudo green imposte da Bruxelles, con una persona che rischia di chiudere fabbriche e licenziare migliaia di dipendenti e va via con un bottino di decine di milioni di euro, con degli azionisti che non riesco a commentare. (Corriere TV)

Hanno incassato miliardi di euro di denaro pubblico nel corso degli anni per chiudere fabbriche, per mettere in cassa integrazione gli operai, per aprire fabbriche all’estero. Detto questo il comportamento dell’azienda, della proprietà e dei massimi vertici è stato arrogante, spocchioso. (Agenzia askanews)

Negli anni 80 l’ex ministro Beniamino Andreatta lo convinse a tornare dalla London School of Economics per affidargli il compito di segretario del piano nazionale per la ristrutturazione dell’industria dell’auto. (QUOTIDIANO NAZIONALE)