I big della Rai sfilano agli Stati generali targati M5S. Prove d’intesa per la presidenza

I big della Rai sfilano agli Stati generali targati M5S. Prove d’intesa per la presidenza
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la Repubblica INTERNO

Roma — Cosa non si fa per issare la forzista Simona Agnes sulla tolda di Viale Mazzini. Persino partecipare in massa, e ai massimi livelli, a un evento che in altri tempi avrebbero volentieri disertato: gli Stati generali del servizio pubblico organizzati dalla grillina Barbara Floridia a palazzo Giustiniani, dove la presidente della Vigilanza — guarda caso l’ultimo ostacolo che si frappone all’i… (la Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

Quindi? Come si fa a cambiare la Rai? Come la si rende più autorevole, efficiente, indipendente, all'altezza dei tempi, in grado di competere con i grandi broadcaster internazionali? Dopo la due giorni di dibattiti e incontri degli Stati Generali promossi dalla presidente della commissione Vigilanza Barbara Floridia, almeno un punto fermo c'è: che tutte le forze politiche sono concordi, almeno a parole, nel cambiare il sistema di nomina dei vertici per sottrarre il servizio pubblico dal controllo del governo in carica. (il Giornale)

“Quando devi legiferare dei essere anche consapevole del mondo che devi normare”. Una due giorni di confronto a Palazzo Giustiniani, dove politici, operatore dei media, esperti internazionali, si confrontano sul futuro della RAI. (Il Fatto Quotidiano)

Divertente e pungente come sempre, Geppi Cucciari ha aperto la due giorni di Stati generali della Rai organizzati in Senato dalla presidente della commissione vigilanza Barbara Floridia. «Molti di voi si chiederanno cosa ci faccio qui. (Open)

Mattarella sulla Rai: “Sì al pluralismo, no alla spartizione”

Ufficialmente per uscire dal vicolo cieco in cui il parlamento si è ficcato quando si è trattato di eleggere il presidente, ma dietro c’è anche la partita della nuova legge sulla governance (dopo che quella voluta da Matteo Renzi è stata bocciata dall’Europa: si dava troppo potere all’esecutivo di turno) e diverse nomine da sbloccare. (il manifesto)

La questione è così profonda che il presidente Mattarella ha sentito il bisogno di mandare un messaggio alle assise radiotelevisive promosse sia dal centrodestra al massimo grado (padrone di casa è il numero uno del Senato, Ignazio La Russa) e anche dal governo (con i ministri Giuli e Urso e con il sottosegretario delegato all’editoria, Alberto Barachini) sia dal vertice della Vigilanza, con la presidente stellata Barbara Floridia magna pars in questa occasione di confronto. (ilmessaggero.it)

A confronto esponenti politici e di governo, vertici di Viale Mazzini, giornalisti e esperti del settore, mentre in Parlamento è stata avviata la discussione sulla riforma della Rai e del settore più in generale e i partiti sono ancora alle prese con lo stallo sulla votazione del presidente della tv pubblica in Vigilanza. (La Stampa)