Meloni illustra il "modello" Albania

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ESTERI

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha recentemente promosso una riunione informale tra alcuni degli Stati membri più interessati al dossier migratorio, con l'obiettivo di discutere soluzioni innovative. All'incontro, oltre a Italia, Danimarca e Paesi Bassi, hanno partecipato anche i leader di Austria, Cipro, Grecia, Malta, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia e Ungheria, nonché rappresentanti della Commissione Europea. Durante la riunione, Meloni ha illustrato il cosiddetto "modello Albania", un approccio che, secondo lei, rispecchia perfettamente lo spirito europeo.

Tuttavia, questo modello ha suscitato reazioni contrastanti. Da un lato, alcuni leader europei, come il presidente francese Emmanuel Macron, hanno espresso scetticismo, negando l'esistenza di un "modello Albania" e criticando l'approccio proposto dall'Italia. Dall'altro lato, diversi Stati membri, tra cui l'Olanda, hanno mostrato interesse per l'iniziativa, con l'intenzione di adottare soluzioni simili in altri contesti, come l'Uganda.

Nel frattempo, il vescovo della diocesi di Treviso ha incontrato il capo religioso dei musulmani, suscitando ulteriori polemiche. Invece di tentare di convertire il leader musulmano, il vescovo si è impegnato a collaborare con lui, sollevando preoccupazioni tra coloro che vedono in questo gesto un'apertura eccessiva verso l'islam. Questo incontro ha alimentato il dibattito sulla convivenza tra diverse religioni e culture in Italia, un tema sempre più rilevante nel contesto attuale.

Parallelamente, le autorità italiane hanno sgominato un'organizzazione criminale con base in Italia, gestita da scafisti egiziani, che offriva pacchetti di viaggio per migranti attraverso i social media. Questa rete ben organizzata, che pubblicizzava soluzioni "base" o "premium" per il trasporto di migranti, ha dimostrato come la disperazione e il denaro possano alimentare attività illecite.