Dazi di Trump, effetto su Pil Italia. Giorgetti: “Crescita rivista al ribasso”

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria INTERNO

(Adnkronos) – I dazi di Donald Trump incidono sul Pil dell’Italia e tagliano le stime per il 2025 e il 2026. La crescita prevista per l’anno in corso sarà dello 0,6%, nel 2026 sarà dello 0,8% come scrive il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nella premessa del Documento di finanza pubblica inviato questa sera alle Camere e alla presidenza della Repubblica. Nello scenario globale attuale “è opportuno adottare stime prudenziali per quanto riguarda l’andamento del Pil nei prossimi trimestri. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Su altre testate

Il governo dimezza le stime della crescita per il 2025. La revisione al ribasso è stata influenzata da diversi fattori: la guerra commerciale scatenata dagli Usa con i dazi globali reciproci, i conflitti in Ucraina e Medio Oriente, i contraccolpi del caro energia sull'attività imprenditoriale, già frenata in Europa dalle difficoltà nella transizione e nella spesa dei fondi Pnrr. (RaiNews)

Il Def traccia la cornice entro la quale si muoveranno i conti pubblici, quindi le basi per la prossima legge di bilancio. Le previsioni del Def sul 2025 vedono un deficit al 3,3% e il Pil rivisto al ribasso: allo 0,6%, dall'1,2% dell'obiettivo fissato a ottobre. (Tgcom24)

Il miracolo economico italiano non c’è. La previsione del Def, o Dfp (Documento di finanza pubblica) secondo la nuova denominazione, si attesta allo 0,6 per cento per l’anno in corso. (Domani)

Dazi, riarmo e guerra dimezzano la crescita del PIL italiano

Sul tavolo del cdm, terminato alle 19, dopo circa un'ora di confronto, anche l'esame preliminare del disegno di legge costituzionale su Modifiche allo Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol, un disegno di legge con modifiche alla delega al Governo per la riforma fiscale, e un decreto del presidente della Repubblica sull'organizzazione degli uffici dell'amministrazione centrale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. (la Repubblica)

Con le stime di crescita appena dimezzate e aggiornate al +0,6%, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha risposto in conferenza stampa a Palazzo Chigi a chi gli chiedeva se entro l’autunno tali previsione non andranno riviste, magari al ribasso: “Notizie come quella di qualche minuto fa (la sospensione di 90 giorni dei dazi, ndr) potrebbe indurre al rialzo? L’economia ci riserva sempre delle sorprese. (Il Fatto Quotidiano)

Il Dfp, approvato dal Consiglio dei Ministri del 9 aprile, rivede le previsioni al ribasso per l’anno in corso recependo le proiezioni macroeconomiche della Banca d’Italia dello scorso 4 aprile e sostanzialmente quelle del Centro Studi di Confindustria. (Ipsoa)