«Solo auto elettriche dal 2035, così il mercato non regge»

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La Provincia di Cremona e Crema ECONOMIA

Dal 2035, auto elettriche per tutti. È la proposta giunta da Bruxelles nei giorni scorsi. Ma a che prezzo? È sul tavolo di Ursula von der Leyen la lettera di fuoco sottoscritta dai responsabili della distribuzione del gruppo Stellantis (Abarth, Alfa Romeo, Citroën, DS, Fiat, Lancia, Jeep, Opel e Peugeot), firmata da André Figueiredo (Aecp), Cesare De Lorenzi (Accde), Piero Carlomagno (Adefca). L’intento è quello di segnalare la difficoltà di realizzare l’obiettivo, incompatibile con le dinamiche di mercato presenti. (La Provincia di Cremona e Crema)

La notizia riportata su altri giornali

La fase di transizione sostenibile del mercato automobilistico dovrebbe “concludersi” nel 2035, quando tutte le auto vendute dovranno essere a emissione zero. I concessionari di Stellantis hanno richiesto a Ursula Von Der Leyen di posticipare l'entrata in vigore dei limiti Ue sulle emissioni auto, che dal prossimo anno diminuiranno a “95 gCO2/km”. (Il Giornale d'Italia)

Tutta la rete europea dei concessionari Stellantis ha inviato una lettera alla presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen, chiedendo di posticipare al 2027 l'entrata in vigore dei nuovi limiti sulle emissioni auto previsti per il 2025. (Tom's Hardware Italia)

In una lettera, di cui riportiamo il passaggio saliente, hanno denunciato come sia impensabile che il mercato assorba tutte le auto elettriche che dovrebbe. Ad impossibilia nemo tenetur (nessuno può essere obbligato a fare ciò che è impossibile). (Il Sole 24 ORE)

Se Stellantis si ribella contro Tavares

In una lunga lettera i concessionari di tutta Europa di Stellantis chiedono alla presidente della Commissione europea , Ursula von der Leyen, di spostare in avanti – almeno al 2027 – la data fissata per il 2025 per l’entrata in vigore della riduzione dei limiti sulle emissioni auto (che dall’anno prossimo è previsto che scendano a 95 gCO2/km). (Corriere della Sera)

Dichiarazioni sopra le righe e carattere scorbutico non hanno aiutato l’azienda ad allacciare un rapporto perlomeno non teso con Roma. Si moltiplicano i segnali negativi attorno alla figura di Carlos Tavares, il Ceo di Stellantis, la casa automobilistica nata dalla fusione tra Fiat Chrysler e Peugeot (InvestireOggi.it)

Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, viene lasciato solo dai suoi stessi concessionari europei, alle soglie dell'anno più duro per l'industria automobilistica a memoria d'uomo. Dal prossimo anno la norma impone, pena multe miliardarie, che i costruttori vendano una quota di auto elettriche più che doppia rispetto a quella che a stento riescono a vendere quest'anno. (il Giornale)