Schiacciato dal muletto in fabbrica. Muore in cartiera a 69 anni
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Pochi attimi fatali, una fine terribile cui avrebbero assistito da lontano anche alcuni colleghi. Il grosso carrello elevatore in manovra, carico di carta da macero, lo investe in retromarcia e lo scaraventa a terra, per poi travolgerlo inesorabilmente. E’ la tragica fine di Luca Cavati, operaio di 69 anni, originario di Pescia e residente a Spianate, che da molti anni lavorava nella Cartiera Cardella a San Pietro a Vico con un contratto come “categoria protetta“. (LA NAZIONE)
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«Sono trascorsi 21 anni dalla strage di Nassiriya ma il ricordo delle vittime del vile attentato contro i militari italiani è indelebile. Oggi ricordiamo con profonda commozione il maresciallo capo della Brigata Sassari Silvio Olla e tutte le altre vittime». (SARdies.it)
Un uomo di sessantanove anni è morto in un incidente sul lavoro in provincia di Lucca. La vittima, residente in provincia di Pistoia, è mancata poco dopo le 9.30 di oggi, martedì 12 novembre. Si trovava al lavoro all'interno dello stabilimento di Lucca in una cartiera in via Acquacalda a San Pietro a Vico. (gonews)
Secondo una prima ricostruzione, l'uomo ha perso la vita sul colpo dopo essere stato travolto da un carr… (La Repubblica Firenze.it)
I colleghi di lavoro hanno sentito solo un urlo agghiacciante mentre il dramma si è consumato davanti ai loro occhi increduli. Luca Cavati, dipendente di 69 anni della cartiere Modesto Cardella, è finita schiacciato da un carrello elevatore in manovra nel piazzale della ditta di San Pietro a Vico, alla periferia di Lucca. (il manifesto)
Stando a quanto trapelato sinora, l’operaio sarebbe stato travolto da un carrello elevatore alla cui guida si trovava un suo collega. La vittima si chiama Luca Cavati, 69 anni, abitante a Uzzano, in provincia di Pistoia. (Corriere Fiorentino)
E’ quanto accaduto ieri mattina a Luca Cavati, operaio 69enne originario di Pescia e residente a Spianate, dipendente della Cartiera Cardella a San Pietro a Vico con un contratto come “categoria protetta“. (LA NAZIONE)