Turismo. Oltre il 70% dei CIN rilasciati per le strutture registrate sugli affitti brevi

Turismo. Oltre il 70% dei CIN rilasciati per le strutture registrate sugli affitti brevi
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Lecconotizie INTERNO

Il rilascio dei Codici Identificativi Nazionali (CIN) segna una svolta per la trasparenza e la regolarizzazione del settore turistico Assessore Mazzali: “Un traguardo significativo per la trasparenza e il turismo in Lombardia” LECCO – “La creazione della prima banca dati nazionale delle strutture ricettive rappresenta un passo epocale per il nostro turismo, una misura che garantisce trasparenza, regolarità e tutela sia per gli operatori che per i visitatori. (Lecconotizie)

Su altre testate

Solamente il 2,2% dei locali in affitto breve a Torino risulta in regola con la normativa che partirà a gennaio 2025, ovvero quella relativa al CIN (Codice Identificativo Nazionale) e alle nuove linee sulla sicurezza. (Corriere della Sera)

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

La polizia locale aveva rimosso alcune cassette portachiavi nel quartiere di Trastevere dopo il provvedimento del ministero dell'Interno sul check-in in presenza. Il sostituto procuratore di Roma ha però fermato il sequestro perché la norma è stata male interpretata Di Euronews (Euronews Italiano)

Check-in da remoto e key box, il questore Valentino: “Nessun divieto, ma rimane l’obbligo di verificare di persona chi alloggia”

Con oltre 549.900 strutture registrate e più di 385 mila Codici Identificativi Nazionali (CIN) rilasciati dal ministero del Turismo, le strutture registrate sono dunque oltre il 70%. (Travelnostop.com)

Lo rileva un'indagine di Fondazione Isscon e dell'Osservatorio Nazionale Federconsumatori, con il contributo del Sunia, per misurare il livello di legalità degli affitti turistici nel Paese, esaminando, nella prima metà di novembre, quale fosse lo stato dell'arte sul fronte dell'adozione del Codice Identificativo Nazionale (Cin) e delle dotazioni di sicurezza degli immobili. (Corriere della Sera)

Bergamo. "Non c'è un divieto assoluto di utilizzo delle key boxes o delle procedure di identificazione da remoto, ma un richiamo all'obbligo di verifica di persona e puntuale su chi effettivamente ci sia all'interno delle abitazioni messe in affitto". (BergamoNews.it)