Luigi Mangione, le impronte digitali lo inchiodano. “La gente si offre di pagargli le spese legali”
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– Luigi Mangione si dichiarerà non colpevole nel procedimento che lo vede accusato di aver ucciso il ceo di UnitedHealthcare, Brian Thompson, big delle assicurazioni. Lo ha fatto sapere il suo legale, Thomas Dickey, intervistato dalla Cnn, mentre da New York arriva la notizia che inchioda il suo assistito: le impronte del 26enne arrestato in Pennsylvania e quelle rilevate sul luogo del delitto corrispondono. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Su altre fonti
Le indagini della polizia proseguono, ma nel frattempo c'è un dettaglio che sta facendo arrovellare gli "investigatori da tastiera" e gli utenti social: un numero ricorrente, il 286. (Today.it)
Luigi Mangione, il 26enne sospettato di aver ucciso l'amministratore delegato di United Healthcare Brian Thompson, è stato incriminato a New York per omicidio di secondo grado: lo riporta la Cnn. (L'Unione Sarda.it)
In linea generale, si tratta di una patologia delle colonna vertebrale in cui una vertebra scivola lentamente e progressivamente in avanti rispetto a quella sottostante. La spondilolistesi (WIRED Italia)
Gli eroi son tutti giovani e belli, cantava Francesco Guccini ne La locomotiva. Impossibile non pensare al verso conclusivo di quella celebre canzone quando si parla di Luigi Mangione, presunto killer di Brian Thompson, amministratore delegato di UnitedHealtcare, importante compagnia assicurativa degli Stati Uniti. (Today.it)
Ha origini ennesi Luigi Mangione, 26 anni, italoamericano, arrestato per l’omicidio del ceo di Unitedhealthcare, colosso della sanità e delle assicurazioni sanitarie, Brian Thompson, 50 anni ucciso con tre colpi di pistola sparati a distanza ravvicinata mercoledì mattina alle 6,44 a Manhattan, quartiere di New York (Vivi Enna)
Luigi Mangione, il ragazzo accusato di aver ucciso il ceo di UnitedHealthcare Brian Thompson, pensava a se stesso come un eroe e alla sua vittima come un simbolo delle ingiustizie delle mutue private: questo il senso delle tre pagine manoscritte del “manifesto” che il ragazzo aveva con sé al momento dell'arresto in un McDonald's di Altoona, in Pennsylvania, assieme alla pistola del delitto stampata in 3D. (L'Unione Sarda.it)