Tyson-Paul, la boxe e il bisogno di spettacolo
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Alla fine, il tempo riesce sempre ad acciuffare chiunque: lo disse un malinconico e già declinante Muhammad Ali di se stesso dopo l'ultimo atto contro Trevor Berbick, figuratevi quanto possa valere per l'epoca che definiremmo "post-post atomica" dei pugni di Mike Tyson. Ci aspettavamo qualcosa di diverso? Col cuore nostalgico sì, con un raziocinante senno di poi, no. Non è questo il problema, però. Perché Mike Tyson continuava a mordere i suoi stessi guantoni per tutto l'incontro con Jake Paul. Nell'incontro con Jake Paul, Mike Tyson ha ripetuto incessantemente un gesto che è diventato ben presto oggetto di discussione e curiosità: si è morso i guantoni ripetutamente. Alla fine del match ha spiegato lui stesso il motivo, fugando ogni dubbio: "È una mia fissazione". Jake Paul ha battuto Mike Tyson ma non la noia (e anche i server di Netflix sono andati K.O.). Jake Paul e la noia vincono contro Mike Tyson. L'attesissimo incontro trasmesso in diretta da Netflix tra l'ex youtuber e lo storico campione dei pesi massimi viene vinto dal primo ai punti. Lo spettacolo, “la guerra” che i protagonisti si erano promessi in questi mesi sui social non c'è stata. Molti hanno definito l'incontro una sorta di farsa, in cui la differenza d'età tra i due sfidanti è stata decisiva. Mike Tyson, 58 anni, non ha resistito davanti allo YouTuber e pugile Jake Paul, la metà dei suoi anni. Paul è stato dichiarato vincitore all'unanimità dai giudici nello scontro a Arlington in Texas. Un po' match da professionisti, molto esibizione per richiamare pubblico e soldi, l'incontro è stato trasmesso in diretta su Netflix in tutto il mondo. La leggenda dei pesi massimi ha accettato di partecipare allo scontro organizzato dalla società di promozione di Jake Paul, vera stella dell'entertainment, che alla fine ha detto "è stato un onore, Tyson è il più grande della storia, è stato molto duro".