La partita doppia dei democratici americani

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Corriere della Sera ESTERI

Non basterà cambiare candidato; per riaprire la partita, i democratici ora devono cambiare tutto.La maledizione della violenza politica torna ad allungare la sua ombra sulla democrazia americana; nulla sarà più come prima. E non solo per la potenza della foto — il volto insanguinato, il pugno chiuso, la bandiera a stelle e strisce — e per quel grido «fight!», combattete, destinato a diventare da qui al 5 novembre lo slogan della campagna di Trump. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

Dopo il dibattito, il Cook political report ha spostato Arizona, Georgia e Nevada da «in bilico» a «tendenti a repubblicani» (e in altri tre Stati pro-democratici il presidente ha perso terreno). I rivali sono testa a testa nelle rilevazioni nazionali, ma le elezioni si decidono in pochi Stati. (Corriere della Sera)

Certo è difficile riprendersi di fronte a un fatto così imprevedibile, il classico colpo di scena che cambia la Storia racchiuso in quella foto carica di simbolismo che vede Donald Trump con il volto sanguinante agitare il pugno e pronunciare la frase ad affetto «non mi arrenderò mai». (il Giornale)

Spoiler: gli stati da tenere sott'occhio sono Wisconsin, Nord Carolina, Michigan, Pennsylvania, Georgia, Arizona e Nevada. Trump Biden sondaggi, chi è in vantaggio nelle rilevazioni presidenziali del 2024? Avanti the Donald ma solo di due punti. (ilmessaggero.it)

Biden e l'appello alla calma. Il rebus della campagna dem

Nella mail inviata ad attivisti e militanti si fa solo un vago accenno a Trump. Nelle scorse ore è ripresa, in sordina, la raccolta di finanziamenti per la campagna democratica. (Il Fatto Quotidiano)

Il lancio di appelli elettorali da cinquanta milioni di dollari è stato fermato dai Democratici sabato notte. New York — Il tentato assassinio di Donald Trump ha congelato la campagna di Joe Biden. (la Repubblica)

Da un lato, il presidente vede rientrare nei ranghi (almeno per il momento) chi, nel suo partito, vorrebbe scaricarlo per un candidato più giovane. Che fare? Il dilemma (Leniniano) davanti al quale si trovano Joe Biden e gli strateghi della sua campagna dopo l'attentato a Donald Trump è di non facile soluzione. (il Giornale)