Concorsopoli, oggi a Perugia la sentenza: ecco quanto rischiano i 30 imputati

Concorsopoli, oggi a Perugia la sentenza: ecco quanto rischiano i 30 imputati
Più informazioni:
ilmessaggero.it INTERNO

A 5 anni e 3 mesi dagli arresti che hanno terremotato la sanità e la politica in Umbria, è attesa per questa mattina la prima sentenza del processo Concorsopoli, che vede imputate 30 persone, tra politici, medici e dirigenti, per reati come abuso e rivelazione di segreto d'ufficio per i presunti concorsi pilotati in sanità. In camera di consiglio, la corte presieduta da Marco Verola, con Francesco Loschi e Sonia Grassi, dovrà stabilire la sentenza per cui a marzo i pm Mario Formisano e Paolo Abbritti hanno avanzato 23 richieste di condanna e 7 di assoluzione, per un totale di quasi 39 anni di reclusione. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri giornali

PERUGIA (l'Adige)

In particolare l'associazione per delinquere è stata riconosciuta all'ex assessore regionale alla Sanità Luca Barberini, tre anni la pena complessiva inflitta anche in relazione agli altri episodi contestati, all'ex segretario regionale del Pd e sottosegretario Gianpiero Bocci, due anni e sette mesi, e all'ex direttore amministrativo dell'Azienda ospedaliera di Perugia, Maurizio Valorosi, un anno (già patteggiati due anni, pena sospesa). (Il Piccolo)

Condannati l’ex governatrice umbra Catiuscia Marini (nella foto nel giorno della conferenza stampa dopo l’avvio del primo filone dell’inchiesta), l’ex assessore alla Sanità Luca Barberini e l’ex sottosegretario e all’epoca segretario regionale del Pd Gianpiero Bocci. (TuttOggi)

Marini, lavorato per difesa servizio sanitario pubblico

La procura, con i pm Mario Formisano e Paolo Abbritti aveva chiesto 23 condanne e 7 assoluzioni, per un totale di 39 anni di reclusione. E il reato di associazione per delinquere riconosciuto per Valorosi, Barberini e Bocci ma non per la Marini. (ilmessaggero.it)

Fu un terremoto. Un terremoto giudiziario conseguenza dell’inchiesta che ipotizzava l’esistenza di un sistema che avrebbe gestito nomine e assunzioni nella sanità. (LA NAZIONE)

"Il mio è stato un lavoro a difesa del servizio sanitario pubblico regionale. A tutela dei servizi e della capacità di innovazione": lo ha detto l'ex presidente della Regione Catiuscia Marini lasciando il tribunale di Perugia dopo la sentenza sui concorsi in sanità. (Il Messaggero Veneto)