Peste suina africana: intervista esclusiva al commissario straordinario Vincenzo Caputo (che si è dimesso)

Peste suina africana: intervista esclusiva al commissario straordinario Vincenzo Caputo (che si è dimesso)
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AboutPharma INTERNO

Dal primo agosto Vincenzo Caputo non guiderà più la struttura commissariale per l’attuazione del Piano nazionale di eradicazione della peste suina africana. Le sue dimissioni arrivano quasi contestualmente alla pubblicazione del Report della Commissione europea Vet (Veterinary Emergency Team) del 22 luglio scorso, che ha denunciato una serie di carenze nell’applicazione del Piano tra cui la mancanza di coordinamento delle misure di controllo e di un’adeguata sorveglianza che consenta di monitorare costantemente l’evoluzione del virus nei territori infetti, nonché il mancato coinvolgimento degli esperti italiani nelle decisioni sulle misure da adottare e l’inesistenza di una vera strategia al di fuori della caccia e degli abbattimenti. (AboutPharma)

Se ne è parlato anche su altri media

caputo ha presentato le proprie dimissioni alcuni giorni orsono. Il comitato Atcrc1 rassicura “tutti i cacciatori, gli agricoltori, gli allevatori e tutte le associazioni interessate che, nonostante il vuoto istituzionale, la grave situazione sanitaria, i rischi per l’occupazione e per l’ambiente, non ha mai interrotto ogni iniziativa possibile per tener fede al proprio mandato istituzionale“. (StrettoWeb)

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I dati sono emersi nel corso del tavolo di coordinamento che si è tenuto lunedì mattina in Prefettura di Lodi e che ha visto convocati tutti i soggetti coinvolti in prima persona, la Provincia di Lodi, Ats Città Metropolitana, Regione Lombardia e le forze dell’ordine, a partire dai carabinieri forestali. (Il Cittadino)

Peste suina, il commissario Caputo lascia l’incarico. I veterinari europei: “La caccia non è la soluzione”

Dopo un ultimo sopralluogo sul posto, il personale dell’Asl si è organizzato per mettere in pratica… È iniziato nella notte tra lunedì e ieri, martedì, l’abbattimento delle 700 scrofe, più i loro piccoli, nella Cascina Bellaria, verso la frazione trecatese di San Martino. (La Stampa)

Liguria. Mentre viene aggiornato quotidianamente il “bollettino di guerra” con il numero delle carcasse infette ritrovate tra Piemonte e Liguria, dalle regioni limitrofe arrivano le prime conferme di ritrovamenti cinghiali contagiati, segno inequivocabile che ad oggi le misure prese per il contenimento di questa epidemia sono fallite. (IVG.it)