Nuovo focolaio di peste suina africana a Torrevecchia Pia

Un nuovo focolaio di peste suina africana è stato rilevato in un allevamento di Torrevecchia Pia, nella provincia di Pavia. Questo focolaio coinvolge circa mille suini, portando a tre il numero totale di aziende suinicole colpite nella provincia di Pavia. Gli altri focolai sono stati confermati a Mortara e Gambolò. Inoltre, sono stati segnalati casi anche a Vernate e Besate, nel Milanese.

In totale, sono 12.780 i maiali colpiti dalla peste suina africana in Lombardia. La situazione è particolarmente preoccupante, con sei focolai confermati nel Nord Italia. Le autorità locali stanno adottando misure straordinarie per contenere la diffusione del virus e proteggere le aziende suinicole.

Sebbene l'Alto Adige non abbia ancora registrato casi di peste suina africana, l'attenzione rimane alta. Le autorità altoatesine hanno sottolineato che i cinghiali, uno dei principali vettori della malattia, possono avvicinarsi agli escrementi dei suini e portare il virus nelle stalle. Nonostante non ci sia una popolazione stanziale di cinghiali in Alto Adige, il rischio di contagio rimane elevato.

La Coldiretti ha ribadito la necessità di interventi immediati per affrontare la diffusione della peste suina africana. L'associazione ha sottolineato che la situazione è sempre più preoccupante, con nuovi focolai confermati in Lombardia, Piemonte e Emilia Romagna. La Coldiretti ha denunciato una situazione di grave pericolo per le aziende suinicole italiane, con il rischio di abbattimenti di massa e gravi ripercussioni economiche.

La diffusione della peste suina africana potrebbe avere un impatto significativo sull'economia italiana. Con 13.000 abbattimenti previsti solo nella provincia di Pavia, si stima che il 2% del PIL nazionale sia a rischio. Le autorità stanno lavorando per contenere il virus e proteggere le aziende suinicole, ma la situazione rimane critica.

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