Il Maestro Muti come Eduardo per non "stutare" il Natale
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Grazie maestro Riccardo Muti per aver fatto “stutare” i telefonini. E aver fatto, con l’uso di questo meraviglioso verbo “napoletano” (in realtà perfettamente italiano) il senso più illuminante del Natale. Almeno sotto il profilo teatrale. Ai cultori delle commedie di Eduardo De Filippo non sarà infatti sfuggita l’analogia tra lo “stutare” di Muti e lo “stutare” eduardiano: il primo è stato infatti adoperato ieri per rimbrottare i maleducati che tenevano il telefonino acceso durante il concerto nell’aula del Senato (“E stutatelo sto telefonino!”, è sbottato il maestro); il secondo è invece l’ordine che, nella celebre commedia “Natale in casa Cupiello“, Lucariello (interpretato da Eduardo) rivolge al fratello Pasqualino per fargli “stutare” (spegnere) le candele appena accese (“appicciate”) per chiedere alla Madonna il miracolo di salvare la moglie Concetta svenuta dopo l’ennesimo litigio familiare. (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altre testate
Siparietto nell’Aula del Senato al termine del tradizionale concerto di Natale diretto quest’anno da Riccardo Muti. Mentre il maestro sta rivolgendo un saluto ai presenti, tra i quali il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, suona un telefono e non può fare a meno di rimproverare bonariamente la persona che non ha avuto l’accortezza di disattivare l’apparecchio. (Livesicilia.it)
Lungi dall’essere una parola tipica del Mezzogiorno, è piuttosto un nobile latinismo decaduto che per sua fortuna è sopravvissuto al Sud, dove trova ancora cittadinanza soprattutto in Calabria, Sicilia e una parte della Puglia. (il Giornale)
Genoa-Napoli, due giorni dopo: Dario Mastroianni, giornalista e commentatore di DAZN, ha parlato della partita di David Neres al Ferraris. Comunque la media di partecipazioni al gol di Neres, tra assistenze e reti segnate, è impressionante. (Terzo Tempo Napoli)
Nel pomeriggio di domenica 22 dicembre, si è tenuto il 27esimo Concerto di Natale al Senato. Il Concerto di Natale in Senato (Virgilio Notizie)
Ed è questa, assieme all'Opera Academy, una serra specialissima creata da Muti vent'anni fa per coltivare i fiori italiani: ora più di mille musicisti, attivi in orchestre italiane e straniere. (il Giornale)
L’ouverture Coriolano di Beethoven è un blocco unico e scivola via indenne tra gli applausi, dopo l’inno d’Italia che Muti esegue con gli occhi e lo sguardo, muovendo a tratti solo la mano sinistra. Quarto concerto di Natale al Senato diretto da Riccardo Muti (Corriere della Sera)