La manovra è legge col sì del Seanato. Renzi attacca la norma contro i compensi esteri: “Illiberale, Berlusconi si sarebbe opposto”
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Via libera del Senato alla fiducia posta dal governo sulla manovra con 112 sì, 67 no e un astenuto. La manovra, con il voto finale di Palazzo Madama è legge. Il passaggio finale arriva dopo le polemiche di venerdì contro la prassi del monocameralismo di fatto, che ha scatenato la protesta delle opposizioni insieme a quella del relatore di maggioranza, Guido Liris di FdI, arrivato a dimettersi simbolicamente da relatore. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altri media
Evidentemente non gli è servito di lezione che gli elettori lo bocciano costantemente nelle urne perché infastiditi dal suo modo di fare bullesco e non si fanno più gabbare da titoli e battute. "Che il senatore Renzi non fosse esattamente un lord inglese lo sapevamo già ma oggi si è spinto oltre il consueto battutismo da cinepanettone. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
"Che il senatore Renzi non fosse esattamente un lord inglese lo sapevamo già ma oggi si è spinto oltre il consueto battutismo da cinepanettone. Evidentemente non gli è servito di lezione che gli elettori lo bocciano costantemente nelle urne perché infastiditi dal suo modo di fare bullesco e non si fanno più gabbare da titoli e battute. (Tiscali Notizie)
Numerose le polemiche in aula, con Renzi che accusa Meloni per aver posto la fiducia sul voto: «Sta violando tutte le regole della democrazia parlamentare». La manovra economica del Governo Meloni ha ottenuto il via libera definitivo in Senato. (LaC news24)
«Abbia la cortesia di non fuggire dalla verità», è stata quindi la replica di La Russa, con Renzi che ha concluso ironico: «Magari pensavo di farle un complimento, si figuri: il fatto che non avverta i rumori è tipico di una età incipiente che va avanti, non è un problema». (ilgazzettino.it)
Durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia sulla Manovra di bilancio 2025, in aula del Senato si è inscenato uno scontro tra il leader di Italia Viva Matteo Renzi e la seconda carica dello Stato Ignazio La Russa (FdI). (Il Giornale d'Italia)
La premier Giorgia Meloni "aveva detto 'non farò quella che prende a schiaffi il Parlamento' e ora "state violando tutte le regole della democrazia parlamentare. State superando il bicameralismo paritario violando la Costituzione". (Tiscali Notizie)