Mytho, cosa cambia con la scoperta del gene anti-età?

Mytho, cosa cambia con la scoperta del gene anti-età?
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Demografica | Adnkronos SALUTE

Una ricerca guidata dall’Italia ha identificato un nuovo gene anti-età, chiamato Mytho, che svolge un ruolo chiave nella longevità. Attivando questo gene, infatti, è possibile mantenere un invecchiamento in salute, rallentando il processo di senescenza cellulare. Lo studio, durato 9 anni e pubblicato sul ‘Journal of Clinical Investigation’, è stato co-finanziato dal Pnrr nell’ambito del partenariato Age-It ‘Ageing Well in an Ageing Society’ ed è stato portato avanti da un team internazionale di ricerca. (Demografica | Adnkronos)

La notizia riportata su altre testate

Un gruppo di scienziati dell’Università di Padova e dell‘Istituto Veneto di Medicina Molecolare (VIMM), in collaborazione con l’Istituto di Ricerca Oncologica (IOR, affiliato all’USI e membro di Bios+) ha fatto una scoperta significativa, identificando una nuova terapia anti-invecchiamento. (Nurse Times)

In uno studio pubblicato su Nature Aging, un gruppo di scienziati dell'Università di Padova e dell'Istituto Veneto di Medicina Molecolare (VIMM), in collaborazione con l'Istituto di Ricerca Oncologica (IOR, affiliato all'USI e membro di Bios+) ha divulgato una scoperta significativa riguardo una nuova terapia di (quasi) “eterna giovinezza”. (Corriere della Sera)

Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono Centro medico TELEFONO 391.318.5657, via Ruffo 46, 00133 Roma (italiasalute)

Fitocomplesso senoterapico per una quasi "eterna giovinezza"

"Gli studi preclinici condotti dal nostro team di ricerca hanno dimostrato che una bassa dose di un estratto botanico di Salvia haenkei (Haenkenium, Hk) può prolungare l'aspettativa di vita in modo più sano", ha detto Alimonti . (L'Eco di Bergamo)

Scienziati padovani hanno scoperto una nuova terapia contro l’invecchiamento. Ma i benefici di questa pianta dai fiori rossi, per cui è soprannominata “salvia gambero”, vanno ben oltre la cura della pelle: gli studi preclinici condotti a Padova attestano che è tra i senoterapeutici più potenti al mondo, potendo rallentare l’invecchiamento delle cellule in diversi tessuti. (ilgazzettino.it)

Lo studio è pubblicato sulla prestigiosa rivista «Nature Aging».Il contestoL'invecchiamento è un importante fattore di rischio per lo sviluppo di numerose malattie neurodegenerative, muscolari, metaboliche e tumorali. (Le Scienze)