VIDEO Kiev, proseguono le operazioni di scavo all'ospedale pediatrico

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LAPRESSE ESTERI

Proseguono le operazioni di recupero all’ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kiev, colpito lunedì da missili russi. Si continua infatti a scavare tra le macerie alla ricerca di altre possibili vittime. Il tutto mentre anche l’Onu sostiene che sia “altamente probabile” che la tragedia dell’ospedale sia stata provocata da un “colpo diretto” di un missile russo. LaPresse (LAPRESSE)

La notizia riportata su altri media

Dai video a disposizione è praticamente impossibile verificare "i danni sulle facciate degli edifici vicini sembrerebbero causati dai cubetti di metallo che questi missili esplodono in prossimità del bersaglio e a occhio, e mi posso tranquillamente sbagliare, mi pare più un AIM-120 che un X-101". (Il Giornale d'Italia)

Dopo l’attacco i reparti sono stati evacuati, compresi quelli dove erano ricoverati i piccoli malati di cancro. Il raid russo ha colpito l’ospedale Ohmatdyt, il centro pediatrico più grande dell’Ucraina, intrappolando sotto le macerie numerose persone e causando, secondo i primi accertamenti, 4 vittime tra il personale sanitario. (Vatican News - Italiano)

In uno di questi video, la scritta in sovraimpressione afferma che “canali militari” riportano che la scena mostrerebbe un «missile di difesa aerea ucraino AIM-120» colpire obiettivi civili a Kiev, al contrario di quello che dicono «tutti i canali europei» che invece hanno parlato di un bombardamento russo. (Facta)

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"Vorrei ricordare che gli ospedali godono di una protezione speciale ai sensi del diritto internazionale umanitario. Condurre attacchi intenzionali contro un ospedale protetto e' un crimine di guerra e i responsabili devono essere chiamati a risponderne". (Il Mattino di Padova)

KIEV Doveva fare ancora nove sedute di radioterapia Danil, che ha 10 anni e da 4 lotta contro un tumore al cervello. Danil si è messo a urlare, colto da un attacco di isteria, abbiamo impiegato parecchio tempo per calmarlo», racconta la mamma Irene, 36 anni, che adesso attende dai medici nuove indicazioni su dove poter riprendere le terapie. (Corriere della Sera)

Lo scrive RIA Novosti che cita il servizio stampa del tribunale. Il periodo viene calcolato dal momento dell'estradizione nel territorio della Federazione Russa o dal momento della detenzione nel territorio della Federazione Russa», riferisce il tribunale. (ilmessaggero.it)