Antibiotico-resistenza, Italia al primo posto in Europa
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L'Italia, con circa 11 mila morti all'anno, detiene il triste primato in Europa per decessi causati da infezioni resistenti agli antibiotici. Secondo un dossier dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), il nostro Paese è quello con maggiori criticità sia in termini di consumo di antibiotici, sia di antibiotico-resistenza. Ogni anno, in Europa, si registrano oltre 670 mila infezioni da batteri resistenti agli antibiotici, che causano più di 35 mila decessi, un terzo dei quali avviene in Italia.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) organizza ogni anno la World AMR Awareness Week, la Settimana mondiale sull'uso consapevole degli antimicrobici, che si tiene dal 18 al 24 novembre. Nonostante le significative riduzioni delle infezioni del flusso sanguigno da Staphylococcus aureus resistente alla meticillina, la situazione in altre aree critiche, come le infezioni del flusso sanguigno da Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi, è peggiorata con un aumento dell'incidenza di quasi il 60% tra il 2019 e il 2023.
Il consumo eccessivo e spesso inappropriato di antibiotici in Italia contribuisce a questo allarmante fenomeno. L'uso indiscriminato di questi farmaci, infatti, favorisce lo sviluppo di batteri resistenti, rendendo le infezioni sempre più difficili da trattare. La situazione è resa ancora più critica dalla mancanza di nuovi antibiotici efficaci, che potrebbero contrastare questi batteri resistenti.
Le autorità sanitarie italiane e europee stanno cercando di affrontare il problema attraverso campagne di sensibilizzazione e programmi di monitoraggio, ma i risultati sono ancora lontani dall'essere soddisfacenti.