Giorgetti, crescita incoraggiante: non stupirebbe revisione del Pil 2024. Frena invece sui fondi per la difesa

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Italia Oggi INTERNO

Il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti è intervenuto oggi in audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato ed ha presentato le linee guida della manovra economica, toccando temi caldi come la gestione del debito pubblico, la riforma del settore pubblico, i bonus per le famiglie e le nuove politiche fiscali su criptovalute e web tax. Revisione del Pil 2024 In riferimento agli ultimi dati il ministro in audizione ha affermato: “Non sarei stupito da una revisione al rialzo delle stime preliminari del Pil 2024" ed ha anche sottolineato il "notevole incremento dell'occupazione" e le prospettive a breve termine "incoraggianti". (Italia Oggi)

La notizia riportata su altri giornali

Difende i tagli ai fondi automotive (4,55 miliardi nel 2025-2030) perché non colpiscono «gli aiuti alle imprese che vogliono riconvertire» ma «le rottamazioni e gli incentivi all’acquisto di auto elettriche magari prodotte in Cina o in altri Paesi». (NT+ Enti Locali & Edilizia)

"In particolare, si prevede il potenziamento degli investimenti nel settore della difesa per un valore complessivo di 35 miliardi nel periodo 25-39. Misura che si aggiunge al finanziamento, per la prima volta permanente delle missioni internazionali di pace. (il Giornale)

Lo ha detto ieri nella sala del mappamondo alla Camera il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti al termine di quattro giorni di audizioni che hanno smontato pezzo dopo pezzo le contraddizioni, e i rischi, della terza legge di bilancio del governo Meloni, la prima della nuova austerità che durerà almeno sette anni. (il manifesto)

Giorgetti: “Il Pil sarà una sorpresa. Spese militari al 2% troppo ambiziose”

Parlando nella sala del mappamondo alla Camera, il ministro dell’Economia Giorgetti ha difeso le proprie politiche per l’austerità, giustificando tagli e mancati finanziamenti ai limiti del punitivo. Cosa si salva, al ministero, non importa molto — i dicasteri saranno liberi di salvare quello che ritengono, basta che rispettino i limiti imposti dall’austerità. (The Submarine)

In pratica, è certo che l’Italia chiuderà l’anno in corso con un aumento dell’1 per cento del prodotto interno lordo. «Non sarei stupito da eventuali revisioni al rialzo sulle stime preliminari sul Pil 2024». (ilmessaggero.it)

È quando si sofferma sul capitolo della manovra dedicato agli investimenti pubblici che Giancarlo Giorgetti tira la linea dell’impegno che l’Italia è in grado di garantire. I fondi per la difesa aumenteranno, ma l’asticella si fermerà sotto il 2% del Pil. (la Repubblica)