Aids, così le terapie hanno cambiato il destino e la qualità di vita dei pazienti

Aids, così le terapie hanno cambiato il destino e la qualità di vita dei pazienti
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L'Unione Sarda.it SALUTE

AIDS. Una parola associata negli anni 80 del secolo scorso ad una prognosi di morte. Un virus, HIV, che si è reso responsabile di numerose morti e sofferenze in tutto il mondo. Per quanto non possa essere considerato un capitolo della storia da archiviare, le terapie attualmente disponibili hanno cambiato il destino e la qualità di vita di molti soggetti con infezione. HIV/AIDS, una condizione clinica diventata cronica in molti soggetti, che, tuttavia, ogni anno viene diagnosticata ancora in giovani e meno giovani. (L'Unione Sarda.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L’infezione da l'HIV continua a rappresentare ancora oggi, anche in Italia, una sfida importante. É necessario promuovere l’accesso al test, favorire la prevenzione dell’infezione da HIV e delle malattie sessualmente trasmesse, assicurare a tutte le persone che vivono con l’infezione terapie efficaci ben tollerate nel tempo ed esplorare possibili percorsi di cura definitiva. (IRCCS Ospedale San Raffaele)

L’invito dell’infettivologo Stefano Vella è a velocizzare le diagnosi, perché le terapie antiretrovirali ormai sono molto efficaci sia per garantire aspettative di vita ordinarie sia per azzerare le possibilità di contagio. (Sky Tg24 )

Dal punto di vista psicologico, “si riduce l’ansia di dimenticare l’assunzione della pastiglia o di essere visti e scoperti”. Il fatto di passare dal paradigma della pastiglia tutti i giorni alla somministrazione ogni 2 mesi in ospedale ha delle conseguenze in termini di accettazione e di maggior aderenza alla terapia”. (OglioPoNews)

Hiv, le cure funzionano ma 'servono test su test'. L'intervista all'infettivologo Stefano Vella

Il virus più studiato al mondo, si modifica e si muove in modo velocissimo da cellula a cellula, rendendo a poco a poco il sistema immunitario sempre più debole, fino a potenzialmente distruggerlo. (Open)

Il Lenacapavir, un farmaco antivirale a lunga durata d'azione da iniettare due volte all'anno, permette di abbattere del 96% il rischio di contrarre l'HIV, il virus che provoca l'AIDS. Alla vigilia del World AIDS Day, la Giornata Mondiale contro l'AIDS del 1 dicembre, arriva una buona notizia in tema di prevenzione. (Focus)

Secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità nel 41% sono diagnosi tardive, con un quadro clinico già conclamato, ed è ipotizzato anche un 40% di sommerso. (IL GIORNO)