Migranti, la lunga "lotta" dei giudici

Migranti, la lunga lotta dei giudici
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il Giornale INTERNO

Immagine di repertorio C'è una lunga teoria di sentenze controverse prima della decisione arrivata dal tribunale di Roma che ha riportato in Italia dal centro per le procedure accelerate in Albania anche il secondo gruppo di sette migranti egiziani e bengalesi. L'intromissione delle toghe nelle questioni che riguardano i migranti è un trend che non rappresenta una novità, anche se adesso, con l'esecutivo Meloni, il fenomeno sembra più spinto che mai. (il Giornale)

Ne parlano anche altre testate

Il 24 ottobre scorso è entrato in vigore il decreto legge approvato dal governo per modificare la lista dei Paesi considerati “sicuri” dall’Italia e mantenere operativi i centri per migranti costruiti in Albania. (ilmessaggero.it)

(Adnkronos) – In attesa di scoprire chi sarà il prossimo allenatore, con Claudio Ranieri in pole position, la Roma continua a fare i conti con qualche acciacco di troppo. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

I giudici hanno rinviato la questione alla Corte Ue che dovrà chiarire la linea da seguire, da cui dipenderà l'intera tenuta dell'accordo con Tirana. Dal Tribunale di Roma è arrivato un nuovo stop al trattenimento dei 7 migranti trasferiti in Albania. (Fanpage.it)

Stop al trattenimento dei 7 migranti in Albania: anche loro dovranno essere riportati in Italia

A margine di un evento al Palazzo di Giustizia di Milano, il presidente del Senato Ignazio La Russa è tornato a parlare della questione relativa ai migranti rientrati dall'Albania: "La parola decisiva deve ancora arrivare - ha detto La Russa - c'è stato un ricorso alla Corte Europa, quella può essere la sede giusta per definire il problema, anche se secondo me era meglio se questo problema non fosse sorto". (la Repubblica)

Finché la barca non va (in Albania) (L'HuffPost)

La sezione immigrazione del Tribunale di Roma si è così pronunciata nel pomeriggio di oggi. La decisione riguarda i sette migranti, egiziani e bengalesi, che ora si trovano all'interno del centro italiano di permanenza per il rimpatrio a pochi chilometri da Tirana. (Corriere della Sera)