Eriksson, il funerale in Svezia e una statua in bronzo: verrà ricordato così

Eriksson, il funerale in Svezia e una statua in bronzo: verrà ricordato così
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La Lazio Siamo Noi SPORT

Una foto di Sven e un registro di condoglianze. Tutto questo nella chiesa di Fryksände a Torsby, in Svezia. È lì che sarà celebrato il funerale di Eriksson, scomparso all'età di 76 anni. L'idea è stata proprio del padre dell'ex tecnico: "Il funerale di mio figlio si terrà nella chiesa cittadina di Fryksände. E probabilmente ci saranno molte persone per dargli l'ultimo saluto". Non è ancora ufficiale ma si va verso questa direzione, secondo quanto riportato da Il Corriere dello Sport. (La Lazio Siamo Noi)

Ne parlano anche altri giornali

Intervenuto in diretta Facebook nella giornata di ieri sulla pagina di sololalazio.it nel corso della puntata di SoloLaLazio Talk live, Massimo Cragnotti, ex direttore generale della Lazio gestita dal padre Sergio, ha raccontato chi era per lui – e per la sua famiglia – Sven Goran Eriksson, svelando anche qualche aneddoto di mercato (e non solo) durante la presidenza Cragnotti: (Solo la Lazio)

Che ha dimostrato, sempre, nei comportamenti». «Eriksson era un uomo piacevole sotto tutti gli aspetti, sia lavorativi che di compagnia.… (Il Piccolo)

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La Svezia piange e vuole intitolare due stadi a Eriksson

Sven Goran Eriksson sedeva sulla panchina blucerchiata e ha legato indissolubilmente il suo nome a quella che rappresenta l'ultimo trofeo conquistato. Cinque stagioni alla guida della Sampdoria: un terzo posto e una Coppa Italia, quella del 1993-1994 vinta contro l'Ancona in un Ferraris in tripudio e con gli occhi lucidi. (Primocanale)

Christian Karembeu, ex calciatore della Sampdoria ci ha tenuto a celebrare il ricordo del compianto Sven Goran Eriksson con un post sul proprio profilo Instagram che lo ritrae proprio a Bogliasco insieme al Mister. (Samp News 24)

Eriksson ha iniziato là il suo lungo viaggio nel mondo del calcio, sul campo di Torsby, un paesino con 4049 abitanti dov’è nato il 5 febbraio 1948. Era un uomo di poche parole, Sven-Göran Eriksson. (La Gazzetta dello Sport)