Brunori Sas conquista l’Italia con il tour 2025
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Partito da Vigevano lo scorso 14 marzo, il BRUNORI SAS || TOUR 2025 sta già lasciando il segno, portando in scena una performance che mette al centro la musica e gli strumenti, senza distrazioni. L’artista, che ha recentemente conquistato il terzo posto al Festival di Sanremo 2025 con L’albero delle noci, continua a mietere successi, confermandosi tra i nomi più apprezzati del panorama musicale italiano. Il suo omonimo album, uscito in concomitanza con la partecipazione al festival, domina le classifiche nazionali e internazionali, consolidando una carriera che sembra non conoscere battute d’arresto.
Domani, Brunori Sas sarà protagonista al Mandela Forum di Firenze, dove si esibirà a partire dalle 21. L’evento, però, non sarà privo di complicazioni logistiche. Nella stessa giornata, infatti, lo stadio Franchi ospiterà un match di serie A tra Fiorentina e Juventus, previsto per le 18. La concomitanza dei due eventi ha reso necessari provvedimenti straordinari: gran parte della zona circostante sarà pedonalizzata, rendendo inaccessibili i parcheggi solitamente disponibili per i concerti. Per ovviare al problema, gli organizzatori hanno predisposto un piano di collegamenti speciali con il treno da e per Campo di Marte, garantendo così la mobilità del pubblico.
Brunori Sas, che si definisce “uomo di casa e di palco”, porta con sé un’idea di cantautorato che sembrava ormai confinata in una dimensione marginale, ma che a Sanremo ha ritrovato nuova linfa. Con L’albero delle noci, brano che gli è valso anche il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo, l’artista ha dimostrato di saper coniugare profondità poetica e immediatezza melodica, riportando l’attenzione su una tradizione musicale che affonda le radici nella cultura italiana.
Il tour, che tocca i principali palazzetti dello sport del Paese, è un trionfo di emozioni e sold out, con un pubblico che risponde con entusiasmo alla proposta artistica di Brunori. La scenografia, pur evocativa, rimane essenziale, lasciando spazio alla musica e alla sua potenza narrativa. Fuori dal palco, l’artista si racconta con ironia, quasi a smorzare l’aura di serietà che spesso accompagna i cantautori.