Il Papa: l'aborto è un omicidio. Immorale la difesa sproporzionata

Il Papa: l'aborto è un omicidio. Immorale la difesa sproporzionata
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Avvenire ESTERI

Il Papa durante la conferenza stampa sul volo di ritorno a Roma - Ansa L’aborto, che è un omicidio. Il femminismo eccessivo che non tiene conto della superiorità del principio mariano su quello petrino. E poi la guerra in Libano e il dramma degli abusi nella Chiesa. Sono i questi i temi toccati da papa Francesco sul volo che lo ha riportato a Roma dopo la visita apostolica in Lussemburgo e Belgio. Prima da decollare da Bruxelles il Pontefice, in mattinata, aveva presieduto la Messa con la beatificazione di suor Anna di Gesù, una donna vissuta a cavallo del XVI e XVII secolo che è stata tra le protagoniste, nella Chiesa del suo tempo, «di un grande movimento di riforma, sulle orme di una gigante dello Spirito – Santa Teresa d’Avila – di cui ha diffuso gli ideali in Spagna, in Francia e anche qui, a Bruxelles». (Avvenire)

Se ne è parlato anche su altri giornali

"La difesa sempre deve essere proporzionata all'attacco. Quando c'e' qualcosa di sproporzionato, si fa vedere una tendenza dominatrice che va oltre la moralita'". Lo ha detto il Papa rispondendo ad una domanda sulle bombe sul Libano e sul conflitto in Medio Oriente sottolineando che "sono azioni immorali" quelle di "un Paese, qualsiasi Paese" che usa "le forze" "in modo cosi' superlativo". (Il Mattino di Padova)

Vatican News Matteo Bruni. Buonasera tutti, grazie Santità per questo tempo che vuole dedicarci alla fine di questo viaggio breve ma molto intenso. Michael Merten, Luxemburger Wort Santo Padre, il Lussemburgo è stato il primo Paese e molte persone ricordano la sua visita all’Espresso bar. (Vatican News - Italiano)

"La difesa sempre deve essere proporzionata all'attacco. Lo ha detto il Papa rispondendo ad una domanda sulle bombe sul Libano e sul conflitto in Medio Oriente sottolineando che "sono azioni immorali" quelle di "un Paese, qualsiasi Paese" che usa "le forze" "in modo così superlativo". (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Nel Sud del Libano tra i cristiani in fuga con l’incubo di un’altra guerra civile

Poco dopo il decollo da Bruxelles, sul volo SN1191, Francesco raggiunge i giornalisti in fondo all’aereo e ha l’aria serena. Sorride quando gli si ricorda la sosta inedita che si è concessa per un caffè a Lussemburgo, «quella del bar è una ragazzata, la prossima sarà la pizzeria». (Corriere Roma)

Città del Vaticano Alla fine della celebrazione eucaristica con cui si conclude il viaggio papale nel cuore dell'Europa, dopo le parole di ringraziamento dell'arcivescovo di Bruxelles, il Pontefice, che continua a seguire "con dolore e con tanta preoccupazione" l’allargamento e l’intensificazione del conflitto in Libano, non si stanca di esprimere il fermo desiderio che si plachino i conflitti nel mondo, diventato ormai una polveriera. (Vatican News - Italiano)

JEZZINE (SUD LIBANO) — Kareem qui ci veniva da turista. «Io non voglio la guerra ma se ti danno uno, due, tre schiaffi cosa fai?». (la Repubblica)