Unione Sindacale di Base: Alla ricerca della via maestra

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La nostra organizzazione oggi ha partecipato convintamente alla manifestazione per fermare il genocidio in Palestina. Una presenza convinta e numerosa dentro un corteo dove al di là dei timori iniziali è prevalso lo spirito unitario di tutte le realtà che negli ultimi mesi hanno fatto vivere nelle piazze la mobilitazione per la Palestina, il Libano, contro il sionismo e l’escalation del conflitto in Medio oriente (USB)

Se ne è parlato anche su altre testate

Bandiere, cartelli, contestazioni grafiche alla premier Meloni e ai … Un corteo unitario pro Palestina di almeno diecimila persone, 30 mila per gli organizzatori: a Roma ieri c’erano movimenti, organizzazioni studentesche, sigle sindacali contro il genocidio e il massacro in Libano (Il Fatto Quotidiano)

Ma la manifestazione ha indirizzato la sua accusa più dura verso il Premier israeliano Netanyahu, rappresentato dietro le sbarre. La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è stata rappresentata con il volto coperto da schizzi di sangue, mentre la ministra dell'Istruzione, Anna Maria Bernini, è stata raffigurata come un asino. (Repubblica Roma)

Almeno venticinquemila persone (diecimila per la Questura, 30mila per alcuni giornali) sono scese in piazza a Roma provenienti da molte città italiane per riaffermare con forza lo stop al genocidio dei palestinesi, la denuncia del ruolo guerrafondaio di Israele non solo in Medio Oriente e l’urgenza di mettere fine ad ogni complicità del governo e delle istituzioni israeliani con la macchina di guerra e propaganda israeliana. (Contropiano)

Roma, scontri tra pro Palestina e polizia. L'affondo di Matteo Salvini: "Siete dei minorati"

Tra i tanti cartelli del Corteo partito da piazza Vittorio Emanuele, a Roma, al grido di "Palestina libera", anche quelli con i volti della premier Meloni e dei ministri Valditara e Bernini coperti da macchie di vernice rossa e mani "insanguinate". (Liberoquotidiano.it)

Petardi e bengala contro i blindati della polizia schierati davanti alla Fao. Vetrine di un supemercato Carrefour in via Labicana prese a calci, altre - come quelle di Unicredit i viale Aventino - imbrattate con vernice spray. (Corriere Roma)

In migliaia per le strade della Capitale per dire stop alle guerre. Alcuni fumogeni sono stati lanciati da un gruppo di incappucciati contro il cordone di forze dell'ordine (Open)

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