Parma-Lazio 1-3, le pagelle: Del Prato in veste di attaccante (7), male Gila (4,5), si salva Castellanos (6,5)
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La Lazio crolla al Tardini 3-1 contro il Parma: non basta la rete del Taty Castellanos, la squadra di Pecchia sblocca il match subito con Man e poi consolida il vantaggio, mettendosi al sicuro nel finale con la rete di Del Prato. Di seguito le pagelle di Parma-Lazio. (ilmessaggero.it)
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La Lazio cade sul campo del Parma vittima dei propri errori e quella della terna arbitrale. Zuffieri e Paterna l'hanno fatta grossa sia nel caso del gol annullato a Rovella sia in quello del rigore concesso e poi revocato su Zaccagni. (La Lazio Siamo Noi)
LEONI - “Sì, Giovanni ha struttura, Zaccagni è in forma e di difficile gestione, mi serviva l'attenzione di Delprato a destra. (SOS Fanta)
"Frenata biancoceleste - sintetizza il giornale -. La Lazio cade (-3-1) a Parma, il Corriere della Sera (Roma): "Frenata biancoceleste" (TUTTO mercato WEB)
Al Tardini gli emiliani rifilano un tris ai biancocelesti con le reti di Man, Haj Mohamed e Delprato. La Lazio esce con le ossa rotte da Parma. (ilmessaggero.it)
Lascia strascichi pesanti la sconfitta di Parma che interrompe una serie di otto risultati utili consecutivi per la Lazio di Marco Baroni. (TUTTO mercato WEB)
Secondo, perché ha sfatato il tabù Tardini allontanando la sindrome che stava diventando preoccupante. Terzo, perché questa volta Var, arbitro, errori degli avversari e salvataggi sulla linea a portiere battuto con parate annesse da parte di Suzuki, hanno girato, nel barnum degli episodi, pasticcio del gol della Lazio a parte, tutti dalla parte del Parma, che finalmente ha fatto quello che si dovrebbe fare sempre, cioè adattarsi agli altri e alla partita, infischiandosene del palleggio e del possesso palla, in generale, privilegiando, finalmente, e lo ribadiamo doppiamente, la fase difensiva, onorandola con una densità preponderante, condita da ripartenze proprio degne di questo nome, capaci di mettere in difficoltà una formazione di cui il suo tecnico, ha dichiarato di essere orgoglioso per come ha saputo, pur nelle difficoltà di ambiente e d’indirizzo della gara stessa, con uno svantaggio immediato scaturito da quella sciagurata “costruzione dal basso”, difficile da espiantare nelle prerogative della modernità applicata al pallone, gestire una gara sempre in salita con un avversario che ha compiuto, meglio dei suoi, quella fase di adattamento al gioco altrui, che alla fine è risultato più che determinante. (Stadio Ennio Tardini Parma)