Volkswagen, dal 2 dicembre in Germania sciopero a oltranza contro i tagli

Volkswagen, dal 2 dicembre in Germania sciopero a oltranza contro i tagli
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Lettera43 ECONOMIA

«Se necessario sarà la battaglia contrattuale collettiva più dura che il marchio abbia mai conosciuto», ha annunciato il sindacato IG Metall. A rischio chiusura tre impianti: non è mai successo nella storia della casa automobilistica. Lunedì 2 dicembre i lavoratori metalmeccanici di Volkswagen incroceranno le braccia in tutta la Germania per protestare contro licenziamenti di massa e chiusure di impianti decisi dall’azienda. (Lettera43)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il sindacato Ig Metall ha chiamato alla sciopero da lunedì per opporsi ai tagli previsti dal gruppo automobilistico di Wolfsburg. "Se necessario, questa sarà la battaglia contrattuale collettiva più dura che Volkswagen abbia mai conosciuto", avverte il sindacato in un comunicato stampa, diffuso … (L'HuffPost)

A partire da oggi «tutti gli stabilimenti inizieranno uno sciopero. BERLINO. (La Stampa)

ROMA – Il leader degli operai del sindacato IgMetall, Thorsten Gröger, aveva avvertito i dirigenti Volkswagen alla vigilia della maratona negoziale che avrebbe dovuto scongiurare la chiusura di tre stabilimenti in Germania e i 6 mila esuberi stimati: “Il Paese si dovrà preparare a una mobilitazione come non se ne vedevano da decenni”. (la Repubblica)

Scioperi di avvertimento dei lavoratori Volkswagen: IG Metall spiega cosa sono

È questo il primo passo di una mobilitazione che il sindacato metalmeccanico IgMetall preannuncia come "la battaglia contrattuale collettiva più dura che Volkswagen abbia mai conosciuto". L’obiettivo è quello di contrastare il piano di ristrutturazione del gruppo automobilistico, che prevede la chiusura di tre stabilimenti e migliaia di licenziamenti. (QuiFinanza)

Lo ha annunciato il sindacato IG Metall. "Se necessario, questa sarà la più dura battaglia di contrattazione collettiva che Volkswagen abbia mai visto", ha avvertito il sindacato in un comunicato stampa, al termine del periodo di dialogo sociale obbligatorio per 120.000 dipendenti del marchio in Germania (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Nel mirino, i top manager, incapaci secondo i sindacalisti di mettere in atto la transizione verso l’auto elettrica. Uno: chiusura di almeno tre fabbriche. (Motorisumotori.it)