A Busan, ultima chiamata per il trattato globale sulla plastica
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Si è aperto in Corea l’ultimo ciclo utile di negoziati per un trattato contro l’inquinamento da plastica. Ma i produttori di petrolio già remano contro. La direttrice dell'Unep, Inger Andersen, interviene alla plenaria di apertura dell'INC-5 a Busan, Corea del sud Unep La quinta sessione del Comitato negoziale intergovernativo per sviluppare uno strumento internazionale giuridicamente vincolante sull’inquinamento da plastica, incluso nell’ambiente marino (Inc-5), si è aperta il 25 novembre e si concluderà il 1 dicembre a Busan, Corea del sud. (LifeGate)
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Le montagne infatti, spesso erroneamente considerate luoghi incontaminati, stanno diventando vittime silenziose dell'inquinamento da plastica, un fenomeno che aggrava le pressioni ambientali già esistenti e mette a rischio risorse cruciali come l’acqua e la biodiversità. (il Dolomiti)
A Busan, in Corea del Sud, si è aperto oggi il quinto e ultimo round dei negoziati internazionali (Inc-5) per la definizione di un trattato globale sull’inquinamento da plastica, un accordo che, se approvato, sarà legalmente vincolante. (QuiFinanza)
A Busan, in Corea del Sud, partono oggi i lavori dell'ultimo incontro (INC-5) per la definizione di un Trattato globale sulla plastica, al fine di mitigarne gli effetti sull'ambiente dovuti a una dispersione incontrollata. (Polimerica.it)
Mentre in Corea del Sud si svolge l'ultimo round di negoziati per un trattato globale sulla plastica, Greenpeace e WWF chiedono ai governi di ridurre drasticamente la produzione, eliminare il monouso e proteggere l'ambiente. (greenMe.it)
La plastica è uno tsunami. Per erigere un muro davanti ai 460 milioni di tonnellate prodotte ogni anno, ieri sono partiti i negoziati patrocinati dall’Onu in Corea del Sud. I 178 Paesi invitati hanno tempo fino a domenica per porre un tetto alla mole di plastica fabbricata annualmente nel pianeta. (la Repubblica)
Sappiamo bene come oggi questo materiale non solo rischia di impattare sulla salute degli ecosistemi, uccidendo migliaia di specie, ma è anche sempre più presente - attraverso le microplastiche - negli organi umani, con conseguenze ancora poco chiare sul futuro della nostra salute. (la Repubblica)