Ucraina, 1000 giorni di guerra in immagini

Ucraina, 1000 giorni di guerra in immagini
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la Repubblica ESTERI

In Ucraina oggi si compie il drammatico anniversario di 1000 giorni di guerra. Secondo le Nazioni Unite il bilancio del conflitto con la Russia è di oltre un milione di soldati morti o feriti da entrambe le parti, e di 12mila civili uccisi. Le immagini della guerra infinita tra bombardamenti, distruzione, dolore e speranze di pace (la Repubblica)

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Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha affermato in radio che "gli Stati Uniti non possono obbligarci a sederci al tavolo e negoziare, siamo un Paese indipendente". Il responsabile del dipartimento per l’Efficienza governativa, Elon Musk, ha subito replicato su X: "Ha un incredibile senso dell'umorismo”. (Il Giornale d'Italia)

Mentre il conto di droni e missili piovuti dal cielo prosegue inesorabile e con il terzo inverno di guerra alle porte, Kiev e il mondo intero riavvolgono il nastro di un conflitto che affonda le sue radici almeno a un decennio... (Necrologie)

«Fino ad allora non ci saranno grandi stravolgimenti». Nel frattempo, a gennaio, ci sarà l’insediamento di Trump, al quale Biden ha lasciato in eredità la dichiarazione sull’utilizzo dei missili a lungo raggio. (Corriere del Ticino)

Ucraina, Zelensky: ''Usa non possono obbligarci a negoziare, guerra finirà nel 2025 solo alle nostre condizioni", Musk: "Che senso dell'umorismo" - VIDEO

Superati i mille giorni di guerra, l’Ucraina sta vivendo una fase di profonda sofferenza. Che non è soltanto militare per la lenta, ma inarrestabile avanzata delle armate di Putin sia nel Donbass che nella regione russa di Kursk, dove gli ucraini hanno ormai perso metà di una preziosa merce negoziale, i 1.100 chilometri quadrati conquistati in agosto. (la Repubblica)

Maksym Kovalenko, console generale dell'Ucraina a Napoli (dove vive la più grande comunità in Italia), pone l'accento sulla propaganda russa presente in Italia e sulla necessità di sostegno dei profughi, in particolare gli studenti. (ilmattino.it)

Era stato richiamato… Ti amo, torna presto, mi manchi. (La Stampa)