Giudicare Putin, il deficit tedesco, l'Europa che si riarma, Draghi bis, Elodie fatale

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Corriere della Sera ESTERI

Bentrovati. Non passi l'invasore Con Trump e Putin che si stanno mettendo d'accordo sull'Ucraina, non è il momento peggiore per riparlare di un Tribunale speciale per il crimine di aggressione? E se fosse, invece, il momento migliore? Il Whatever it takes tedesco La Germania ha approvato un piano di investimenti da mille miliardi, buona parte in deficit, che sarebbe stato impensabile fino a pochi anni fa. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri giornali

Sotto la pressione dei fronti di crisi che ci angosciano, l’Europa ha la possibilità di mettere fine alla perenne oscillazione che ne ha segnato fino a oggi il cammino, tra l’essere cioè la nostra migliore speranza per il futuro o semplicemente una buona idea mal realizzata. (il Nord Est)

Se davvero si realizzerà, il riarmo europeo seppellirà il sogno dei padri fondatori della Unione. Al di là delle citazioni di comodo, il “riarmo europeo” risuonerebbe loro come un funesto ossimoro. (Il Fatto Quotidiano)

C'è un pezzo di Europa che, in linea con la precedente amministrazione americana, considera il tema del diritto internazionale, della giustizia, dell'ordine mondiale e della sicurezza più importante della pace a qualunque costo (il Giornale)

«Vorrei poter scrivere soltanto un verso: che la paura è finita», diceva in questi giorni la poeta di un centro giovanile. Mentre siamo appesi alla telefonata Trump-Putin sull’Ucraina, allo stallo dei negoziati sulla tregua a Gaza e alla guerra del Mar Rosso contro gli Houthi yemeniti, i guerrafondai europei esaminavano ieri la proposta della estone Kallas, rappresentante della politica estera, di altri 40 miliardi di aiuti militari e civili a Kiev da aggiungere agli 800 del piano di riarmo della Von der Leyen. (il manifesto)

Eppure, non riusciamo a trovare il tempo – nel dibattito pubblico e, neanche, in quello parlamentare – a confrontarci su ciò che molti politici ritengono essere dettagli e che, però, fanno tutta la differenza. (ilmessaggero.it)

Sabato un certo numero di persone è sceso in piazza, tutti per motivi diversi, con logiche opposte. Alcuni, e tra questi pochi con convinzione e conoscenza dell’argomento, erano stati convocati per dimostrare per la pace e contro un riarmo che sottrarrebbe risorse per il benessere. (Difesa Online)