Funzioni centrali, governo e Aran scelgono la rottura
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il governo e Aran “si prendono la responsabilità di scegliere la via della rottura di una trattativa ancora in corso, quella del rinnovo del contratto funzioni centrali, che lasciava ancora margini per migliorare un testo che non dà risposte adeguate alle lavoratrici e ai lavoratori del comparto”. Questo in una nota il commento duro di Serena Sorrentino e Sandro Colombi, segretari generali di Fp Cgil e Uil Pa a margine della trattativa che si è conclusa con la sottoscrizione della pre-intesa del nuovo contratto funzioni centrali (ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici), nonostante il mancato accordo con Cgil e Uil e con una maggioranza di appena il 54,46%. (Collettiva.it)
Se ne è parlato anche su altri media
L’ipotesi di contratto del comparto Funzioni centrali prevede un incremento retributivo medio pari a 165 euro lordi al mese, per tredici mensilità. (Italia Oggi)
(Adnkronos) – “L’endoscopia operativa ha un ruolo di primissimo piano, nella diagnosi precoce e nell’interventistica dei tumori precoci dell’apparato digerente. E’ anche la metodica che ha più frecce alla propria faretra nell’approccio e nella risoluzione delle patologie neoplastiche precoci”, cioè in quelle neoplasie “risolvibili, guaribili, con una resezione endoscopica”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
“Oggi il Governo e Aran si prendono la responsabilità di scegliere la via della rottura di una trattativa ancora in corso, quella del rinnovo del contratto Funzioni Centrali, che lasciava ancora margini per migliorare un testo che non dà risposte adeguate alle lavoratrici e ai lavoratori del comparto. (UIL Pubblica Amministrazione)
E facilitandolo per i neo assunti e per chi è in condizioni di particolare necessità. Inoltre, si p… (L'HuffPost)
“La CISL esprime grande soddisfazione per la firma avvenuta in data odierna all’A.r.a.N del CCNL Funzioni Centrali relativo al triennio 2022/2024, frutto del senso di responsabilità e concretezza con le quali abbiamo da sempre approcciato al tavolo negoziale, convinti come siamo che la partecipazione e il confronto fossero gli strumenti utili a dare risposte certe ai quasi 200.000 lavoratori e lavoratrici del comparto”. (CISL)
“Notiamo un po’ di nervosismo, ma per chiarezza segnaliamo che alla trattativa abbiamo partecipato da remoto e l’epilogo che si è determinato rappresenta una forzatura di Aran. Una trattativa partita in maniera ordinaria e, a fronte della nostra richiesta di discutere nel merito di alcuni articoli, non ci è stata data neanche risposta rispetto alle richieste di riformulazione o modifica”. (Fp Cgil)