Cosa succede in Siria: i protagonisti e chi sta con chi. Una guida semplice per comprendere i fatti

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QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

Cosa sta succedendo in Siria? Cosa è successo negli anni scorsi? Chi sta con chi? Quale ruolo hanno Russia e Iran? E gli Stati Uniti? E la Turchia? La guerra nel Paese prosegue da più di 13 anni. Ha causato centinaia di migliaia di morti e più di 10 milioni tra profughi e sfollati. Al culmine della guerra civile Aleppo era divisa tra aree controllate dal governo e aree ribelli, ma con l'aiuto della potenza aerea russa e di Hezbollah il regime del presidente Assad fu in grado di riprendere il controllo dell'intera città entro la fine del 2016 (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altre testate

I combattenti dell'opposizione siriana hanno affermato di avanzare verso la città di settentrionale Hama dopo aver preso il controllo della vicina Aleppo. Nelle immagini dell'agenzia Anadulu i combattimenti con le forze governative nell'area Sheikh Najjar che si trova a nord oltre Aleppo. (La Stampa)

I padrini internazionali del conflitto adesso devono prendere atto dei nuovi equilibri di potere: la Turchia ha dimostrato di essere più forte della Russia e dell’Iran, che dopo la caduta di Aleppo sono pronte a ridiscutere il futuro del Paese pur di non perdere t… (la Repubblica)

Perché la prima considerazione è proprio questa: quanto ora accade nel Nord del Paese, con l’improvvisa esondazione dalla provincia di Idlib di colonne di islamisti che in qualche giorno hanno preso Aleppo e si sono avvicinati all’altra grande città (900mila abitanti) di Hama, 200 chilometri più a Sud, non è una «cosa nuova» ma la ripetizione di quanto avevamo visto tra il 2011 e il 2015, cioè fino a quando l’intervento militare russo rovesciò l’andamento delle operazioni a favore di Bashar al-Assad. (L'Eco di Bergamo)

Siria sconvolta dagli scontri: spari ed esplosioni tra le auto in coda ad Aleppo

“Ad Aleppo abbiamo come Avsi 11 membri dello staff, tutti siriani. In un primo momento avevamo offerto l’ufficio come rifugio, ma man mano che i ribelli hanno preso la città ognuno ha preferito rientrare a casa, dove ormai sono rinchiusi perché è stato imposto il coprifuoco”. (LAPRESSE)

Ieri migliaia di miliziani di Ha’yat Tahrir al Sham (Hts) e di altre formazioni jihadiste appoggiate dalla Turchia hanno ripreso ad avanzare verso la città un tempo roccaforte dell’islamismo sunnita. Incontrano la resistenza delle forze governative che sembrano aver in parte ricompattato i ranghi dopo il crollo ad Aleppo (il manifesto)

Aleppo è sotto il controllo del governo siriano dal 2016, dopo una decisiva vittoria delle forze sostenute dalla Russia. La guerra in Siria, che coinvolge il governo e una coalizione ribelle, ha causato centinaia di migliaia di morti e milioni di sfollati. (la Repubblica)