Netanyahu: l’esercito resterà in Siria per un anno. I ribelli: “Sciogliere le fazione armate”. A Gaza silenzio sulla tregua
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Sui nuovi padroni della Siria gli occhi puntati del mondo, con la fiducia sospesa fra speranza e scetticismo. Esibendo nuovamente la volontà di normalizzare il disastrato Paese nel dopo-Assad, i ribelli vincitori di Hayat Tahrir al-Sham (Hts) hanno assicurato che il prossimo passo sarà lo scioglimento delle fazioni armate, la loro per prima, per integrarle tutte in un futuro esercito regolare. Questo mentre è stato riaperto l'aeroporto di Damasco, da dove sono decollati i primi voli per e da Aleppo, ed è ripreso il traffico di camion con la Giordania attraverso il valico di Jaber-Nassib, riaperto da Amman (La Stampa)
Ne parlano anche altri giornali
Il governo israeliano ha approvato un piano per espandere i propri insediamenti nelle alture del Golan occupate, raddoppiando la popolazione nell’area. (L'INDIPENDENTE)
Una violenta esplosione si è verificata domenica sera nella città portuale di Tartus in Siria. In un nuovo raid israeliano contro le infrastrutture militari dell’esercito del deposto regime di Assad, l’Idf ha colpito depositi di missili. (LAPRESSE)
"Rafforzare il Golan significa rafforzare lo Stato di Israele”. La decisione di espandere la popolazione israeliana sulle alture del … (L'HuffPost)
Negli ultimi giorni Israele ha messo a segno in Siria centinaia di attacchi aerei – venerdì le Israel Defense Forces parlavano di oltre 500 raid in 48 ore, ma nelle ultime ore se ne sono contate diverse altre decine – distruggendo un gran numero di obiettivi militari tra aerei da combattimento, missili, aeroporti, depositi di carburante e navi della marina e colpendo “circa il 90%” delle potenza militare di Damasco (Il Fatto Quotidiano)
Non mancando allo stesso tempo di indirizzare i suoi cacciabombardieri contro altri paesi della regione per «ragioni di sicurezza». Il governo Netanyahu procederà incontrastato con il suo programma di colonizzazione, sfruttando ancora le opportunità che l’attuale quadro mediorientale gli sta offrendo. (il manifesto)
A distanza di pochi giorni dalla caduta del regime di Assad, è alta tensione tra Israele che occupa le Alture del Golan dal 1967 e che le ha unilateralmente annesse nel 1981 e i nuovi governanti siriani: il governo israeliano ha infatti approvato 'all'unanimità' un piano per (Adnkronos)