Il venerdì nero dei trasporti: fermi bus e metrò per lo sciopero nazionale. Orari e fasce di garanzia città per città
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L'Italia sarà interessata oggi da un sciopero nazionale dei trasporti che coinvolgerà bus, metro e tram in diverse città. La protesta, indetta dai sindacati Al Cobas, Cobas Lavoro Privato, Adl Cobas, Sgb e Cub Trasporti, durerà 24 ore e mira a migliorare le condizioni di lavoro degli operatori del settore, tra cui un aumento salariale di 300 euro, la riduzione dell'orario lavorativo e maggiori tutele per la sicurezza. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La notizia riportata su altre testate
Le ragioni della protesta Motivi dello sciopero: Aumento salariale di 300 euro Riduzione dell’orario di lavoro da 39 a 35 ore settimanali, a parità di salario e riduzione del periodo di guida e del nastro lavorativo per gli autisti; Adeguamento delle tutele sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, nonché per gli utenti del servizio di TPL; Blocco delle privatizzazioni e delle relative gare di appalto per il TPL. (La Stampa)
“Sciopero nazionale di 8 ore il prossimo 6 maggio di tutte le lavoratrici e i lavoratori delle ferrovie”. A proclamarlo unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti “per il rinnovo del ccnl attività ferroviarie, scaduto il 31 dicembre 2023”. (Uiltrasporti)
Il trasporto pubblico locale si ferma oggi, venerdì 21 marzo, per lo sciopero proclamato dai Cobas. Stop a bus, tram e metro per tutta la giornata, con le fasce di garanzia per permettere gli spostamenti essenziali. (la Repubblica)
Lo affermano in una nota i componenti della segreteria di Cobas, intervenendo a commento dell'adesione allo sciopero nel trasporto pubblico che è andato in scena nelle scorse ore. Questo denota un notevole malessere della categoria". (CittaDellaSpezia)
Buongiorno dalla redazione di Today.it. Ecco Start, le notizie da sapere per iniziare la giornata: oggi è venerdì 21 marzo 2025. (Today.it)
Le ragioni dello sciopero Lo sciopero è stato indetto per richiedere un aumento salariale di 300 euro, la riduzione dell’orario di lavoro da 39 a 35 ore settimanali a parità di salario, la diminuzione del periodo di guida e del nastro lavorativo per gli autisti, l’adeguamento delle tutele sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, nonché per gli utenti del servizio di trasporto pubblico locale (TPL), e il blocco delle privatizzazioni e delle relative gare di appalto per il TPL, come si legge in una nota dei sindacati. (LAPRESSE)