Sanità, ciò che accade ora potrebbe essere la cronaca di una morte annunciata: magari quella dell'UE
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La legge di bilancio riserva delle luci e delle ombre alla sanità. Tra le misure positive troviamo l’aumento contrattuale per il personale, incentivi per giovani medici specializzandi, l’aggiornamento delle tariffe ospedaliere dopo vent’anni. Beh, vent’anni. Ebbene, quello che dobbiamo dire è che le Regioni riceveranno dei premi per ridurre le liste d’attesa, tuttavia manca ancora il piano triennale per l’assunzione di 30.000 medici e infermieri promesso dal ministro Schillaci per contrastare la fuga di personale e i prepensionamenti post-Covid. (Radio Radio)
La notizia riportata su altre testate
Salute al centro? “Con quale coraggio il ministro Schillaci dichiara che questo governo ha rimesso al centro la salute delle persone? I numeri sulla sanità, nella loro crudezza, parlano chiaro, e lo sa bene anche lui, che gioca alla propaganda”. (Collettiva.it)
– Un affondo sulla sanità. E' quanto ha dichiarato l'assessore al diritto alla salute e alla sanità della Regione Toscana Simone Bezzini, a margine di una conferenza stampa a Firenze. (LA NAZIONE)
Lo afferma il segretario confederale della Cgil, Daniela Barbaresi. “Quello che la presidente Meloni non dice sul finanziamento al servizio sanitario nazionale è che nel mondo la spesa sanitaria si misura in rapporto al Pil”. (Il Diario del Lavoro)
A dirlo è la Corte dei conti durante l’audizione sulla manovra alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. FIRENZE – Bisogna riscrivere i servizi pubblici garantiti alla luce della progressiva riduzione delle risorse. (la Repubblica)
"Il vero nodo non è tanto e solo il volume delle risorse, quanto la loro efficace allocazione ed utilizzo, la disparità nei servizi sanitari tra le diverse regioni italiane ne è la prova più evidente. È un fatto, inoltre, che tutte le recenti manovre di questo Governo sono impegnate per migliorare le condizioni economiche del personale sanitario e rendere più attrattivo il servizio sanitario pubblico, a cominciare dai settori di maggior disagio". (Quotidiano Sanità)
È quanto lei ministro chiedeva a settembre al collega Giorgetti perché lei per primo sa che con meno di quella cifra il Ssn collassa. Questa richiesta per difendere un diritto costituzionale e far fronte alla spesa sanitaria del nostro paese non l’hanno avanzata medici e infermieri, né tanto meno il Pd. (Civonline)