Manovra, Conf.Regioni: bene no tetto spesa, accantonamento complesso

Manovra, Conf.Regioni: bene no tetto spesa, accantonamento complesso
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Agenzia askanews SALUTE

Milano, 5 nov. – La manovra presentata dal Governo contiene diversi aspetti positivi, “è evidente però che ci sono dei punti di attenzione che Camera e Senato devono confrontare con le Regioni perché sono particolarmente importanti per la previsione di bilancio pluriennale che andiamo ad affrontare”. Lo ha detto il rappresentante della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e vicepresidente della Regione Lombardia, Marco Alparone, in audizione presso la sala del Mappamondo di Montecitorio di fronte alle Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato nell’ambito dell’esame della manovra economica. (Agenzia askanews)

La notizia riportata su altre testate

La compresenza di tre strumenti per la riduzione del prelievo sul lavoro dipendente, che interagiscono tra loro in modo articolato, "produce un'architettura fiscale complessa e difficilmente intellegibile per i suoi destinatari". (Tiscali Notizie)

"Crediamo che soltanto gli erogatori abbiano la precisa consapevolezza dei costi di produzione e dei valori minimi di sostenibilità per l'erogazione. Chiediamo pertanto che, accanto alla giusta attivazione di nuove risorse, si attivi un confronto tecnico concreto per venire alla determinazione di valori sostenibili, attuali e soprattutto in grado di garantire i livelli di qualità che fino ad oggi abbiamo con fatica assicurato". (Quotidiano Sanità)

07 NOV Il Ministro dell’Economia in audizione sulla manovra: “Nel complesso il livello di finanziamento del servizio sanitario nazionale passerà dai 136,5 miliardi del 2025 ai 141 miliardi del 2027 con un incremento medio annuo nel periodo 25-27 superiore al tasso di crescita programmato per la spesa primaria netta fissato dal Piano strutturale di bilancio di medio termine” (Quotidiano Sanità)

Fondi per la sanità al palo? Schillaci non ci sta: “Saranno incrementate di 35 mld nei cinque anni”. Il Pd: “Unica spesa che cresce è quella per il privato”

Secondo l'Upb "Il finanziamento della sanità previsto dalla manovra cresce meno della spesa del Servizio sanitario nazionale con rischio di disavanzi regionali". (Fanpage.it)

Ti sei mai chiesto cosa succederebbe se la sanità pubblica collassasse? Si rischia di creare un sistema a due velocità, dove solo chi può permetterselo avrà accesso a cure adeguate (Cronache TV)

"Il vero nodo non è tanto e solo il volume delle risorse, quanto la loro efficace allocazione ed utilizzo, la disparità nei servizi sanitari tra le diverse regioni italiane ne è la prova più evidente. È un fatto, inoltre, che tutte le recenti manovre di questo Governo sono impegnate per migliorare le condizioni economiche del personale sanitario e rendere più attrattivo il servizio sanitario pubblico, a cominciare dai settori di maggior disagio". (Quotidiano Sanità)